I tanto discussi “passaporti vaccinali” stanno sollevando molte perplessità, tuttavia Bruxelles ha nondimeno intenzione di spingere i Paesi dell’Unione Europea a farne ampio uso, in modo da semplificare gli spostamenti tra nazioni durante il periodo estivo prossimo venturo. In tal senso la Francia si muove per prima, implementando il suddetto certificato di viaggio all’interno della sua app di tracciamento per il Coronavirus.

L’applicazione TousAntiCovid è stata quindi modificata per contenere lo storico dei risultati dei test per il Covid-19, nonché gli eventuali certificati di vaccinazione. Il periodo di prova andrà avanti fino al 29 aprile, ma vuole essere l’incipit di un qualcosa che si andrà a omologare al software preventivato dall’UE, il quale dovrebbe invece entrare in funzione a partire dal 21 giugno.

Nonostante sia ancora spesso chiamato “certificato vaccinale”, il programma dell’Unione Europea sarebbe da definire più correttamente come “certificato verde digitale” e, almeno su carta, non dovrebbe rappresentare un’iniquità burocratica, ma un mezzo per semplificare i controlli doganali.

Per rispondere alle preoccupazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e dei molti cittadini, Bruxelles ha infatti rassicurato più volte che i confini tra Paesi Membri non verranno chiusi a coloro che non sono dotati di un simile lasciapassare, anche se le dinamiche effettive del progetto non sono ancora del tutto chiarissime.

Nell’attesa dell’estate, mentre siamo ancora afflitti dagli strascichi del Coronavirus, non resta che guardare alla Francia, nella speranza di scoprire quanto un simile mezzo possa essere utile e quanto invece sia castrante nei confronti di coloro che non sono stati ancora vaccinati.

 

Potrebbe anche interessarti: