Il Pentagono ha confermato che alcuni video e immagini di “UFO” recentemente emersi sulla Rete siano autentici e che siano stati ripresi direttamente dal personale della marina, nel 2019. Sembra, insomma, che l’organo militare statunitense si stia sempre più aprendo all’autenticazione di simili contenuti.
Le forze militari hanno catturato su pellicola oggetti piramidali, a ghianda, sferici, tutti quanti sospesi per aria, tutti quanti dalla consistenza apparentemente metallica. Oggetti volanti non identificati che al giorno d’oggi vengono definiti con il più puntuale “unidentified aerial phenomena” (UAP).
Sue Gough, portavoce del Pentagono, si è rifiutata di fornire dettagli di questi “UFO” ai giornalisti, asserendo che una simile cautela serva a evitare che potenze straniere possano cogliere per vie traverse informazioni militari di vitale importanza, tuttavia ne ha confermato a sua volta l’autenticità.
Non è la prima volta che l’esercito degli Stati Uniti si trova nella situazione di “reclamizzare” su canali televisivi e giornali simili documentazioni video. Solo un anno fa erano infatti state desecretate delle brevi clip che da tempo erano già state divulgate abusivamente sulla rete, una manovra strategica che ha risvegliato l’attenzione pubblica e federale su simili tematiche.
Ad agosto, il Dipartimento della Difesa ha dunque creato la UAP taskforce e a dicembre il Congresso ne ha intensificato gli investimenti governativi, chiedendo in cambio un report da consegnarsi nel giro di sei mesi.
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