Si torna a parlare di Immuni, l’app per la notifica dei contatti con i positivi sviluppata dalla milanese Bending Spoons e adottata a livello nazionale. L’app ad oggi non ha avuto un destino particolarmente felice, con il numero di download ben al di sotto degli obiettivi prefissati dal Governo.
Fine dei giochi? Secondo il Ministro Vittorio Colao l’app potrebbe avere un’utilità futura, diventando il passaporto vaccinale ufficiale adottato dall’Italia.
Immuni non ha avuto un grande successo di pubblico, ma potrebbe avere una utilità futura in ottica di passaporto vaccinale
ha detto nel corso di un’audizione alla Commissione Trasporti della Camera, così come riporta il Corriere della Sera.
Con passaporto vaccinale si intende un certificato offerto a vaccinati e tamponati. Gli Stati che hanno già iniziato a sperimentare soluzioni di questa natura sono diversi e tra questi il caso più felice sembra essere quello di Israele, con il suo Green Pass. Anche lo Stato del New York ha adottato in via sperimentale un pass per consentire ai vaccinati l’accesso ad alcuni eventi pubblici, come le partite delle quadre di Baseball.
Spesso i passaporti vaccinali sono in formato digitale, ma esiste comunque la possibilità di stampare un codice QR — una soluzione che va in contro anche agli anziani e a chi non dispone di uno smartphone moderno. In alcuni casi si è scelta una certa versatilità, usando i passaporti anche per chi ha effettuato un tampone e risulta non positivo. Ovviamente in quest’ultimo caso il passaporto ha una scadenza di pochi giorni.
Immuni ha comunque dalla sua una base utenti di 10 milioni e 417 mila download complessivi, da qui l’idea di sfruttare questi numeri di partenza per implementare la funzione di passaporto direttamente sull’app.
- App Immuni per il passaporto vaccinale: l’idea di Colao (corriere.it)