Un lancio avvolto nella nebbia e un’ascesa che ha centrato l’obbiettivo, purtroppo. i problemi sono arrivati dopo quando a pochi km dall’atterraggio SN11 è esploso in mille pezzi. Sembra che la causa sia da imputare alla pressione di uno dei motori Raptor nella fase di accensione per l’atterraggio.

Con SN11 si è giunti al quarto volo dei prototipi della Starship. Questo test è simile ai precedenti test  di volo ad alta quota di Starship dove SN11 alimentato attraverso tre motori Raptor ognuno dei quali si è spento in sequenza prima di raggiungere l’apogeo, a circa 10 km di altitudine.

Sembra infatti che sia andato tutto bene fino al raggiungimento della quota prevista con l’assetto nominale manovrato sull’orizzontale quando sono giunti all’altezza stabilita dei 10 km. Come si vede dal video i flap stavano funzionando correttamente mentre si avviava la fase di discesa ma poi la telecamera si è bloccata proprio mentre si entrava nella sequenza di accensione del motore.

La voce del commentatore nel video descrive bene il momento a pochi minuti dall’esplosione:

sull’immagine bloccata della telecamera abbiamo perso l’orologio a circa più 5 minuti e 49 secondi, sembra che abbiamo avuto un altro test eccitante.

Di confermato quindi c’è solo l’esplosione in aria qualche istante dopo il momento in cui era prevista la riaccensione dei motori.

Ci aspettava molto da SN11 come conseguenza logica dei successi dei voli precedenti con l’obiettivo di atterrare a una velocità abbastanza lenta da evitare uno schianto, o più tecnicamente un RUD (Rapid Unscheduled Disassembly).

 

Siamo ancora in fase di test quindi non è si tratta di un vero e proprio fallimento perché analizzando gli errori o malfunzionamenti di questo volo è possibile correggere le impostazioni dei test futuri: in effetti a questo servono i test.

Al momento, però, è il volo di SN10 che è arrivato il più vicino all’obiettivo atterrando con successo anche se a una velocità che ha portato il veicolo a colpire duramente il cemento e alla sua esplosione pochi minuti dopo.

Così ha twittato oggi Elon Musk in merito ai problemi di SN11:

L’atterraggio di SN11 prevedeva l’uso di due motori per aumentare la ridondanza durante l’atterraggio in modo da contrastare la potenziale perdita di spinta nella. fase di atterraggio.

Ora non ci resta che attendere SN15, sembra infatti che sarà spostato nei prossimi giorni sul pad di lancio. Questo prototipo porterà molti aggiornamenti in diverse componenti.