Negli Stati Uniti ai corrieri di Amazon è stato richiesto per la prima volta il consenso per l’uso dei loro dati biometrici. Il modulo è stato consegnato nel corso della scorsa settimana.
In America l’azienda può contare su una flotta oltre 75.000 corrieri. Il consenso copre un’ampia gamma d’informazioni: inclusa la possibilità di tracciare in tempo reale i loro spostamenti durante i turni di lavoro. Ma a preoccupare è soprattutto il nuovo sistema di riconoscimento facciale che, stando al modulo, potrebbe venire installato direttamente sugli abitacoli dei furgoni.
Il colosso menziona la possibilità che un futuro sistema di riconoscimento facciale possa venire utilizzato al posto del cartellino. Insomma, per verificare l’identità del corriere e segnare in questo modo l’inizio della giornata lavorativa.
Secondo VICE la firma del modulo è obbligatoria. Non c’è scelta: o il corriere autorizza all’uso dei suoi dati biometrici o perde il lavoro. «Come condizione per consegnare pacchi per conto di Amazon, acconsenti all’uso di questa tecnologia», recita perentorio il modulo consegnato ai dipendenti.
Vale la pena di precisare ancora una volta che questa novità vale esclusivamente per gli Stati Uniti d’America. In Unione Europea le norme sul lavoro e lo stesso GDPR porrebbero degli importanti ostacoli – non necessariamente insormontabili – all’uso di una tecnologia di tracciamento così pervasiva.