Gli archeologi hanno scoperto più di 50 tombe nella necropoli di Saqqara, sito della piramide di Teti. Alcune sono di epoca predinastica. Tra i ritrovamenti anche il luogo di sepoltura di una regina della quale si ignorava l’esistenza.

Gli archeologi si preparano ad aprire una tomba di oltre 3.000 anni fa. Si trova nella necropoli di Saqqara, a sud del Cairo. La tomba è uno dei 52 luoghi di sepoltura ritrovati nei pressi della piramide del Faraone Teti.

L’ingresso della tomba ad asta —scrive Ars Technica— è stato trovato per caso da alcuni scavatori, mentre gli archeologi si stavano preparando ad annunciare al pubblico il ritrovamento di un autentico nuovo tesoro, tra tombe di leader militari e altri dignitari di alto rango, oltre che i resti di una nuova copia del Libro dei morti e diversi antichi giochi da tavolo.

 

 

Il luogo di sepoltura appartiene alla regina Narat, di cui si ignorava l’esistenza. «Non ne abbiamo mai sentito parlare. Stiamo aggiungendo un nuovo importante tassello alla storia dell’Egitto», ha detto un archeologo a CBS News.

La grande struttura funebre era nota almeno dal 2010, tuttavia si ignoravano le funzioni della tomba, oltre che l’identità della sua inquilina.

Il nome della regina Narat è stato scoperto su un obelisco trovato nei pressi del luogo di sepoltura. Il nome compare anche sulle pareti del tempio.

Le 52 tombe ritrovate all’ombra della piramide di Teti risalgono a prima della fondazione dell’Egitto, ossia nell’epoca compresa tra il 1570 e il 1069 a.C. La più antica tomba nella necropoli di Saqqara risale probabilmente all’epoca predinastica, quando l’Egitto era ancora diviso in diversi regni di piccole dimensioni.

Il contenuto delle tombe esaminate ad oggi ben testimonia l’elevato status dei defunti: tra gli oggetti destinati ad accompagnare i morti nell’aldilà sono state ritrovate diverse statutette delle divinità Anubis, Ptah e Osiride, oltre che alcuni oggetti in ceramica.

Tra i ritrovamenti più importanti, anche i resti di un’enorme pergamena lunga 4 metri (e larga 1 metro) scritta da un dignitario di corte chiamato  Bu-Khaa-Af.