Gli archeologi hanno finalmente scoperto le rovine dell’Arca di Noè?

Nel corso di un ampio scavo nel sito geologico di Durupinar, in Turchia, gli archeologi hanno identificato rovine che potrebbero essere associate alla famosa nave biblica. Questa ricerca è il frutto di uno sforzo di collaborazione tra tre università turche e americane, il Mount Ararat and Noah’s Ark Research Team, collaborazione iniziata nel 2021. La formazione Durupinar, situata nel distretto di Doğubayazıt di Ağrı, in Turchia, nei pressi del confine con l’Iran, è al centro di questa affascinante scoperta. Il suo potenziale collegamento con la leggendaria Arca di Noè aggiunge un elemento di intrigo e mistero che persiste da molti anni. Gli abitanti del posto credono che sia il luogo di riposo dell’Arca di Noè e gli archeologi pensano che potrebbe essere corretto.

Verità oltre alla leggenda?

Il sito di Dirupinar è un’ampia zona montuosa compresa nel monte Tendürek, nella Turchia orientale, a circa tre chilometri dal confine con l’Iran e 16 a sud della città di Doğubeyazıt. La particolare conformazione della struttura rocciosa della zona somiglia allo scafo di una barca. È questo è ciò che spinge molte persone a ritenere che la formazione sia ciò che resta dell’Arca di Noè. Un altro elemento a favore di questa teoria è la vicinanza del monte Ararat luogo dove, secondo la credenza, l’Arca si sarebbe fermata, rimanendovi sino ai giorni nostri. Convinzione che trova riscontro in vari testi religiosi e leggende. Questo ha ispirato numerose ricerche e spedizioni mirate a scoprire la verità dietro questa antica storia.

I campioni affascinanti di Durupinar

Nel corso delle indagini, il Mount Ararat and Noah’s Ark Research Team ha prelevato campioni di roccia e suolo dalla formazione Durupinar che è principalmente composta da limonite, un minerale di ferro.  Questi campioni sono stati analizzati per ricostruire la cronologia storica e geologica dell’area. L’obiettivo principale di questa esplorazione scientifica era quello di corroborare la convinzione locale che la formazione Durupinar sia il luogo di riposo definitivo dell’Arca di Noè e i risultati dell’esplorazione non hanno deluso, rivelando un quadro affascinante.

L’aera è stata sommersa dall’acqua in passato

Gli archeologi hanno individuato la presenza di “materiali argillosi, materiali marini e frutti di mare” all’interno della formazione, suggerendo che in passato l’area era stata sommersa da acqua. Inoltre, le analisi indicano che la regione potrebbe aver sperimentato attività umana durante il periodo Calcolitico, che risale tra il 5500 e il 3000 a.C., allineandosi con l’arco temporale stimato del diluvio biblico associato all’Arca di Noè.

La leggenda dell’Arca di Noè

La leggenda dell’Arca di Noè è una delle storie più iconiche della tradizione religiosa e biblica. La narrazione è principalmente presente nell’Antico Testamento della Bibbia, nel Libro della Genesi. La storia, brevemente, narra di un uomo chiamato Noè, che viveva in tempi antichi, in un’epoca in cui la terra era popolata da persone malvage e la violenza era diffusa. Noè, però, era un uomo giusto e retto agli occhi di Dio. In un momento cruciale, Dio decise di mettere fine a questa corruzione sulla terra attraverso un diluvio cataclismatico. Dio scelse Noè per costruire un’enorme imbarcazione, l’Arca di Noè, appunto. Questa nave doveva essere abbastanza grande da ospitare coppie di ogni specie animale sulla Terra, insieme a Noè e la sua famiglia. L’obiettivo era preservare la vita e la biodiversità durante il diluvio imminente. Quando tutto fu pronto, Dio fece in modo che un diluvio di proporzioni epiche inondasse la terra. Piovve per quaranta giorni e quaranta notti. Ma l’Arca costruita da Noè galleggiò in sicurezza sulle acque tumultuose, mantenendo Noè, la sua famiglia e gli animali al sicuro. Dopo che il diluvio si calmò e le acque si ritirarono, l’Arca si posò sulle montagne dell’Ararat.

La leggenda dell”Arca di Noè ha origini sumere

Molti studiosi ritengono che il mito dell’arca di Noè abbia avuto origine da antiche leggende sumere. In particolare, il racconto della Grande Inondazione di Ziusudra, il re di Shuruppak, che fu avvisato dagli dèi di costruire un’arca per salvarsi insieme ai suoi familiari e agli animali.  Il racconto sumero risale a circa 4.000 anni fa, molto prima della stesura del libro della Genesi, e ha molte somiglianze con il racconto biblico.

Fede e scienza

Sebbene questa scoperta sia affascinante, è importante notare che non rappresenta una conferma definitiva dell’esistenza storica dell’Arca di Noè. L’indagine continua, e ulteriori ricerche saranno necessarie per stabilire una connessione concreta tra la formazione Durupinar e l’Arca biblica. Nel frattempo, questa scoperta continua a stimolare l’immaginazione. Molti credenti, d’altra parte, ritengono che il mito dell’arca di Noè sia un evento storico realmente accaduto, ma che non ci sono prove sufficienti per dimostrarlo. Affermano che l’assenza di prove non costituisce necessariamente una negazione della veridicità del racconto, ma piuttosto indica la mancanza, fino a questo momento, di evidenze archeologiche o scientifiche sufficienti.

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