Raspberry Pi, come risaputo, è un mini computer con tanto di porta HDMI, porte USB e che permette di gestire diversi sistemi operativi. Il nuovo Raspberry Pi Pico, invece, è (solo) una sorta di CPU di quella che può però diventare una macchina più complessa.

Sì, il nuovo arrivato di casa Raspberry Pi Foundation – che tra l’altro cosa solamente 4 euro (acquistabile dal sito ufficiale presso 4 rivenditori)- da solo non può fare nulla, ma con alcuni componenti aggiuntivi è in grado di controllare robot, luci o altri hack fai-da-te.

In realtà non si tratta di una novità assoluta: Arduino, ad esempio, produce già diversi microcontrollori. Ma questa è la prima volta che Raspberry Pi lancia la sua soluzione.

La scheda Pico utilizza un nuovo chip RP2040 di Raspberry Pi, che consiste in un processore Arm Cortex-M0 + con 264 MB di RAM interna. Supporta anche l’archiviazione di memoria flash a 16MB.

Secondo James Adams, Chief Operating Officer di Raspberry Pi, la società ha iniziato a lavorare sul suo nuovo chip già nel 2016. Funziona su un processo a 40 nm e ha due core, cosa non comune in una scheda così economica.

Lo si può programmare in C e MicroPython e ci si collegano sensori e display fino ai piccoli conduttori sui lati. È alimentato tramite una porta USB. Ovviamente non lo si potrà usare per giocare a Doom (per ora) ma sarà perfetto per esperimenti di elettronica e altre attività di prototipazione per cui il Raspberry Pi è già famoso.

E secondo Adams, potrebbe essere la prima di una nuova linea di schede alimentate da Raspberry Pi.