Un team di scienziati ha inventato un nuovo, utile strumento per monitorare le specie in pericolo nel loro habitat naturale direttamente dall’orbita satellitare.
Seguire gli spostamenti delle specie protette ed effettuare costanti censimenti della fauna selvatica sono pratiche fondamentali nell’opera di salvaguardia degli animali in pericolo: tuttavia, non sempre è un’operazione semplice.
Questa nuova tecnologia permette di monitorare e contare gli elefanti africani direttamente dallo spazio, combinando telecamere satellitari con una CNN, ovvero una rete neurale convoluzionale, un sistema di intelligenza artificiale tradizionalmente utilizzata in applicazioni di riconoscimento audio-video.
Nei test effettuati, la tecnica è stata in grado di annotare la presenza di elefanti altrettanto accuratamente che osservatori umani, ma eliminando svariati inconvenienti che accadono con l’osservazione in presenza, come il disturbo fisico degli animali stessi.
È oltretutto più efficace, pratico e meno dispendioso e pericoloso dei tipici voli di aeroplano a bassa quota; ogni satellite può raccogliere più di 5000 km quadrati di immagini in pochi minuti senza inconvenienti. L’unico può essere la presenza di nuvole a oscurare la vista, ma si tratta comunque di casi sporadici e momentanei.
Oltretutto, evita gli spostamenti fisici del personale addetto, con i conseguenti pericoli e ingorghi burocratici in caso di sconfinamento accidentale.
L’esperimento è stato condotto sugli elefanti africani in quanto si tratta degli animali terrestri più grandi in assoluto: il sistema sembra però ora in grado di fare ulteriori prove su specie di dimensioni più contenute, come tigri e leoni.
- New AI system counts endangered elephants from space (thenextweb.com)
- Using very‐high‐resolution satellite imagery and deep learning to detect and count African elephants in heterogeneous landscapes (zslpublications.onlinelibrary.wiley.com)