Un gruppo di ricercatori statunitensi è riuscito a realizzare, attraverso le moderne tempiche di bioprinting, un aneurisma cerebrale artificiale al di fuori dell’organismo umano.
Il team di ricercatori è stato in grado di ricreare l’aneurisma cerebrale artificiale in 3D facendo uso di un idrogel a base di gelatina-fibrina unito a cellule umane, le hCMEC, cellule della linea endoteliale a livello cerebrale: le cellule in questione, nel giro di 7 giorni circa, sono state in grado di ricreare alla perfezione un aneurisma artificiale al di fuori dell’organismo umano.
Al momento sono due le metodiche utilizzate in campo medico-chirurgico per il trattamento dell’aneurisma, che prevede l’interruzione del flusso sanguigno: il neurochirugo rimuove parte della calotta cranica ponendo una clip metallica sulla base dell’aneurisma, o in alternativa è possibile attuare un avvolgimento endovascolare, facendo uso di un catetere.
Non è la prima volta che si tenta di riprodurre aneurismi artificiali, anche se questa rappresenta il primo di caso di utilizzo di cellule umane. Una volta ricreato artificialmente l’aneurisma, il team di scienziati ha iniziato a effettuare esperimenti su di esso, inserendo all’interno della struttura del sangue bovino e praticando con successo la tecnica di avvolgimento endovascolare.
In futuro potrebbe essere sempre più rilevante l’utilizzo di modelli 3D di questo genere, che potrebbero permettere ai neurochirurghi di migliorare le proprie abilità nel trattamento degli aneurismi.
- Scientists Created a ‘Living’ Aneurysm Out of Blood And Human Brain Cells (sciencealert.com)