LTT 9779b è il pianeta che non dovrebbe esistere, ma invece c’è e ha anche un’atmosfera consistente che assorbe le radiazioni.

LTT 9779b è un po ‘più grande di Nettuno e orbita attorno a una stella simile al Sole. Ruota molto vicino alla sua stella con una periodicità di una volta ogni 19 ore e nonostante il caldo torrido a cui deve essere sottoposto ha un’atmosfera rilevante.

L’annuncio della scoperta dello straordinario esopianeta LTT 9779b era stato fatto per la prima un po’ di tempo fa.

 

 

E per la prima volta è stata misurata la luce proveniente da questo pianeta.

I ricercatori infatti hanno misurato l’energia termica emessa come radiazione infrarossa: così grazie alla luce in questa lunghezza d’onda si possono ottenere informazioni sulla temperatura degli oggetti cosmici a molti anni luce di distanza.

 

Questo pianeta è così intensamente irradiato dalla sua stella che la sua temperatura supera i 3.000 gradi Fahrenheit [1.650 gradi Celsius] e la sua atmosfera potrebbe essere evaporata del tutto. Tuttavia, le nostre osservazioni di Spitzer ci mostrano la sua atmosfera attraverso la luce infrarossa che il pianeta emette

ha spiegato Ian Crossfield of the University of Kansas che ha descritto il profilo della temperatura di LTT 9779b.

La ricerca ha permesso di fare scoperte inaspettate trovando che la luce delle stelle viene probabilmente assorbita in alto nell’atmosfera da dove poi l’energia viene rapidamente irradiata nello spazio.

Con maggiori indagini grazie al telescopio della NASA Tess hanno scoperto che alcune lunghezze d’onda vengono assorbite da molecole, probabilmente monossido di carbonio.

Se questo non è insolito per pianeti così caldi e massicci, come ad esempio Giove e altri giganti gassosi, lo diventa per i Nettuno caldi. Infatti i giganti gassosi usano la loro gravità elevata per mantenere la loro atmosfera e si pensava che invece i Nettuno caldi non avessero abbastanza massa per farlo.

 

Il ritrovamento di monossido di carbonio nell’atmosfera di un Nettuno caldo potrebbe aiutarci a capire come si è formato questo pianeta e perché ha ancora la sua atmosfera.

 

Ricerche come questa, dicono i ricercatori, forniranno un eccellente kit di strumenti ed esperienza per sondare anche le atmosfere di mondi potenzialmente abitabili.

Le ricerche sono state pubblicate su The Astrophysical Journal Letters.