Dopo oltre un decennio di pianificazione la missione Asteroid Sample Return Mission di OSIRIS-REx ha posato il suo braccio sull’asteroide Bennu.
Si chiama TAG, Touch And Go, ed è la manovra con cui la navicella spaziale OSIRIS-REx ha prelevato i campioni di polvere e detriti che arriveranno sulla Terra. Questi campioni permetteranno agli scienziati di studiare e indagare sul sistema solare primordiale.
🌟(BOOP) SUCCESS🌟
After over a decade of planning & countless hours of teamwork, we are overjoyed by the success of @OSIRISREx's attempt to touch down on ancient asteroid Bennu. What's next for the mission: https://t.co/zs0Boi2Iux
📸: @LockheedMartin pic.twitter.com/FfMBHVGrT9
— NASA (@NASA) October 21, 2020
La navicella spaziale OSIRIS-REx (Origins, Spectral Interpretation, Resource Identification, Security, Regolith Explorer) della NASA ha allungato il suo braccio robotico martedì e per la prima volta per l’agenzia ha toccato un asteroide per raccogliere polvere e ciottoli dalla superficie.
La consegna dei campioni sulla Terra avverrà nel 2023.
Ne avevamo parlato anche qui:
L’importanza di raccogliere i campioni proprio da questo asteroide è che questo, conosciuto come Bennu, è molto antico e si trova attualmente a più di 321 milioni di chilometri dalla Terra.
Bennu rappresenta quindi un reperto del sistema solare primordiale mentre prendeva forma miliardi di anni fa.
Dopo più di dieci anni di pianificazione finalmente è stato possibile eseguire questa manovra di raccolta dei campioni.
L’accensione del gas TAGSAM e l’allontanamento da Bennu sono risultati importanti, ma Il lavoro non è ancora terminato e occorre verificare la quantità di campione raccolta dal veicolo spaziale.
Questa è stata un’impresa incredibile – e oggi abbiamo fatto progredire sia la scienza che l’ingegneria e le nostre prospettive di future missioni per studiare questi misteriosi narratori antichi del sistema solare. Un pezzo di roccia primordiale che ha testimoniato l’intera storia del nostro sistema solare potrebbe ora essere pronto a tornare a casa per generazioni di scoperte scientifiche, e non vediamo l’ora di vedere cosa verrà dopo
ha detto Thomas Zurbuchen amministratore associato della Direzione della missione scientifica della NASA.