In seguito al ban USA, Huawei sarebbe in trattativa per vedere Honor, il suo brand spin-off dedicato alla fascia media del mercato smartphone.
Come riporta Reuters, a sedersi alla tavola delle trattative con il colosso cinese sarebbe Digital China Group Co Ltd, attualmente già principale distributore degli smartphone Honor.
Un affare che, secondo l’agenzia di stampa britannica, potrebbe portare nelle casse di Huawei qualcosa come 25 miliardi di yen (3,7 miliardi di dollari).
Il passaggio di Honor ad un’altra proprietà sarebbe ideale per il brand, visto che lo renderebbe “libero” dal ban negli Stati Uniti d’America, che impedisce a Huawei di acquistare i chip e gli altri componenti necessari alla produzione dei suoi prodotti.
Sempre secondo Reuters, altri acquirenti interessati ad Honor potrebbero essere il produttore di elettronica TCL, ma anche la sempre più crescente Xiaomi. Non è scontato, inoltre, che Honor venga ceduta per intero e nemmeno che sarà una sola società ad acquisire il brand.
La “fettona” del colosso Huawei è un piatto prelibatissimo: secondo le ultime stime, infatti, il 26% dei 55.8 milioni di smartphone Huawei venduti nel secondo trimestre dell’anno sono a marchio Honor.
Al momento, il ban USA ha favorito la risposta dei consumatori cinesi che, dalle ultime analisi, rappresentano il 59% del business Huawei con un +36,2%.