Sappiamo bene come un danno alla retina sia praticamente irreversibile nell’uomo, non essendo presenti cellule (i neuroni, in questo caso) in grado di rigenerarsi, e causando conseguentemente cecità in milioni di persone.
A differenza di quanto accade nell’essere umano, animali come il pesce zebra sono in grado di rigenerare il tessuto della retina, indispensabile per la vista. L’essere umano condivide circa il 70% dei geni con il pesce zebra, e alcuni scienziati avrebbero recentemente scoperto alcuni geni che permetterebbero loro di rigenerare le cellule neurali della retina.
A prender parola in merito sarebbe stato il neuroscienziato Seth Blackshaw della John Hopkins University, il quale avrebbe dichiarato che la rigenerazione avverrebbe in alcuni pesci e rettili. Si tratterebbe in particolare delle cellule della glia di Müller, direttamente collegate a livello retinico con i coni e i bastoncelli, ovvero i fotorecettori impiegati nella trasduzione del segnale visivo.
Secondo questo nuovo studio, le cellule della glia di Müller sarebbero in grado, in caso di danneggiamento, di rigenerare neuroni trasformandosi nei progenitori dei neuroni retinici, tra cui i fotorecettori quali i coni e i bastoncelli.
Purtroppo, lo stesso meccanismo non avviene nell’essere umano, in cui non si presenta questo fenomeno di rigenerazione da parte delle cellule della glia. Bisognerà a questo punto comprendere, con ulteriori studi, come poter riprogrammare queste cellule nei mammiferi permettendo loro di riattivare questo percorso di rigenerazione apparentemente spento nel corso dell’evoluzione.
- Some Fish Can Regenerate Their Eyes. Turns Out, Mammals Have Those Genes Too (sciencealert.com)