Dopo aver scoperto la sindrome multisistemica infiammatoria nei bambini, sarebbe stata trovata la stessa sindrome post-infettiva nei malati Covid-19 adulti.

La scoperta risalirebbe allo scorso 2 ottobre, quando il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (in acronimo, CDC) ha rilasciato un report che descriveva la stessa sindrome multisistemica infiammatoria  riscontrata pochi mesi fa (MISC-C per quanto riguarda l’ambiente pediatrico), ma negli adulti (in acronimo, MIS-A).

Per chi non lo sapesse, analogamente a quanto accade nei bambini, la sindrome multisistemica infiammatoria negli adulti va a coinvolgere diversi organi, causando un’infiammazione generalizzata.

Per quanto riguarda entrambe le sindromi, sia nei bambini che negli adulti, gli individui sono risultati positivi al Sars-CoV-2, o in possesso di anticorpi contro di esso, suggerendo quindi una recente infezione pregressa da coronavirus. Nel caso di questo studio, i pazienti trovati con sindrome multisistemica infiammatoria erano un totale di 27, compresi in un range tra i 21 e i 50 anni, contro i 935 casi (di cui 19 decessi) di sindrome a livello pediatrico riscontrati finora.

Da quanto si è evinto, la sintomatologia riscontrata negli adulti è abbastanza simile a quella vista nei bambini, con febbre, problematiche gastrointestinali e rash. Alcuni pazienti avrebbero inoltre riportato dolore al petto e palpitazioni, con elevati livelli di marker infiammatori. Fortunatamente, la sindrome multisistemica infiammatoria negli adulti è una condizione ancora rara, a differenza della controparte pediatrica: non ci rimane che attendere a questo punto ulteriori studi a riguardo.