L’OMS ha annunciato la distribuzione di 120 milioni di test rapidi antigenici per la lotta contro il Covid-19, che verranno forniti ai paesi più poveri del mondo entro i prossimi 6 mesi.

I test rapidi antigenici sono caratterizzati da dei tempi di risposta piuttosto rapidi, pari a circa mezz’ora (o anche meno in alcuni casi), rispetto ad altre procedure diagnostiche attualmente utilizzate nella lotta contro il Covid-19. I produttori dei nuovi test rapidi stanzieranno, in base a quanto dichiarato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, un quinto della loro produzione a favore dei paesi più poveri del mondo.

Buone notizie inoltre anche per i test con metodica PCR (reazione di amplificazione a catena) La compagnia tedesca Bosch, in particolare, ha appena lanciato il suo nuovo test, Vivalytic, che permette di avere risultati affidabili nel giro di circa 39 minuti. Il test Vivalytic avrebbe, tra le altre cose, una sensibilità del 98%, e una specificità pressochè del 100%, garantendo quindi dei risultati più che efficienti ed attendibili. Attualmente Vivalytic è il test con metodica PCR più rapido disponibile sul mercato.

Questo rappresenta senz’ombra di dubbio un passo in avanti nella lotta contro il Sars-CoV-2: la distribuzione su larga scala di numerosi test rapidi permetterà infatti una diagnosi più efficiente e un rallentamento, di conseguenza, dei contagi, riuscendo così a isolare prima gli individui infetti.

Purtroppo, al momento, per la produzione dei 120 milioni di test rapidi antigenici sono stati stanziati da parte del Fondo globale per la lotta all’Aids, la tubercolosi e la malaria solo 50 milioni sui 600 milioni di dollari totali richiesti per poterli effettivamente distribuire. Peter Sands, direttore del Fondo Globale, spera che il resto della cifra venga donato dalle Nazioni Unite o dagli stessi paesi destinatari interessati. Attendiamo quindi ulteriori aggiornamenti in merito, confidando nel raggiungimento della cifra necessaria allo stanziamento dei test rapidi.