John Boyega ha raccontato a GQ la frustrazione di aver lavorato alla nuova trilogia di Star Wars, vivendola con il pregiudizio di essere nero.
Sono accuse pesanti quelle che John Boyega ha mosso alla produzione della nuova trilogia di Star Wars. In un’intervista a GQ John Boyega ha dichiarato che il suo personaggio è stato messo da parte dai nuovi film di Star Wars perché nero.
Ecco cosa ha detto:
Quando sei coinvolto in un progetto non devi necessariamente apprezzare tutto. Ma quello che vorrei dire alla Disney è di non mettere al centro un personaggio nero, rendendolo a livello commerciale uno dei protagonisti, mentre nel film non stanno così le cose.
Sapevamo cosa fare con Daisy Ridley e con Adam Driver, mentre quando toccava a Kelly Marie Tran e a John Boyega non sapevano un c***o di niente. Cosa volete che dica? Loro vogliono che tu risponda ‘Sì, è stata una bella esperienza’, bé non è così. Hanno dato tutte le sfumature ad Adam Driver e a Daisy Ridley. Daisy lo sa, e pure Adam. Non sto dicendo nulla di nuovo.
Boyega ha dichiarato anche di essere stato l’unico attore che ha vissuto quella esperienza dal punto di vista razziale, e che si trova in un’industria che non è ancora pronta per lui.
L’attore ha trovato subito l’appoggio da parte di altri interpreti che sono stati polemici nei confronti di alcune grandi produzioni. Tra questi c’è Ray Fisher, interprete di Cyborg in Justice League che, incalzato da un utente di Twitter, ha affermato che se sia lui che Boyega concedessero un’intervista sul mondo di Hollywood visto dal loro punto di vista le cose cambierebbero notevolmente.