Elon Musk conferma che questo venerdì Neuralink si impegnerà nella dimostrazione di un “device” non meglio specificato.

Stando a un tweet del suo fondatore, l’ormai atteso evento si terrà alle sei del pomeriggio ET. Mezzanotte, secondo al nostro fuso orario. Non è dato sapere cosa sarà mostrato o come, ma con tutta probabilità vedremo in azione un prototipo di interfaccia cerebro-macchina (BMI).

Nonostante Neuralink abbia mantenuto un profilo basso sin dall’evento del suo lancio, Musk ha infatti fatto trapelare molteplici dietro le quinte. Tutto porta a credere che i loro laboratori stiano sviluppando un apparecchio capace di tradurre e manipolare gli impulsi cerebrali.

Stando alle sue parole, l’azienda starebbe infatti studiando e sviluppando degli innesti capaci di riparare le connessioni neuronali danneggiate ai pazienti vittima di Parkinson, ma anche, in un eventuale futuro, di trasmettere stimoli sensoriali direttamente al nostro cervello.

 

 

L’intenzione finale di Neuralink è quella di creare una rete di elettrodi flessibili che verranno applicati attraverso le ossa craniche, ibridando gli umani alle macchine in un modo non dissimile da quello narrato dalla fiction cyberpunk.

Non per nulla il motto della ditta recita “se non puoi sconfiggerli, unisciti a loro”, una formula fortemente voluta da Musk, un forte sostenitore di come l’umanità debba potenziare i suoi mezzi per tenere testa all’evolversi costante delle intelligenze artificiali.

Ora come ora, tuttavia, gli elettrodi adoperati per i BMI sono ancora rigidi, a mero uso esterno e la strumentazione necessaria per impiantare gli ipotetici innesti è agli stadi iniziali della sua progettazione.

Neuralink aveva detto in passato di voler procedere con i primi test clinici a partire dal quarto finale del 2020, quindi è facile che il primo device prodotto avrà una vestibilità esterna e una funzionalità contenuta, tuttavia con Musk non si sa mai cosa aspettarsi. Nel bene e nel male.