Secondo il New York Post, Amazon si prepara a portare la sua tecnologia per la spesa senza casse anche all’interno della catena di supermercati Whole Foods. Sarà l’ultimo banco di prova prima della diffusione di massa?
Fino ad oggi Amazon ha tenuto il piede in due scarpe, da una parte i suoi nuovi supermercati automatizzati Amazon Go, dall’altra i più tradizionali Whole Foods, grocery store di fascia premium organizzati in modo più tradizionale.
Amazon ha acquistato la catena Whole Foods nel 2017, ed oggi esistono oltre 500 punti vendita sparsi tra il Nord America e il Regno Unito.
Storia diversa per gli Amazon Go, con il primo che ha aperto i battenti solamente nel 2018 nella sede principale di Amazon, dopo una fase di test aperta solamente ai dipendenti durata un paio di anni.
I supermercati senza casse di Amazon sfruttano sensori, computer vision e intelligenza artificiale per tenere traccia degli acquisti di ciascun cliente, a cui basta entrare nel supermercato, identificarsi usando l’account Amazon e quindi uscire con la merce senza dover passare da nessuna cassa. Il totale viene automaticamente addebitato sulle carte di credito associate al suo account.
A febbraio del 2020 Amazon ha aperto a Seattle un nuovo supermercato automatizzato da oltre 900 metri quadri sfruttando una nuova soluzione resa possibile dall’uso di un nuovo carrello smart.
Ora il New York Post suggerisce che i tempi siano maturi per il debutto della tecnologia cashless di Amazon anche all’interno dei punti vendita Whole Foods. Secondo il quotidiano di Rupert Murdoch il cambiamento sarà introdotto entro il 2021. A quel punto, al netto del diverso brand e della merce esposta, le differenze tra le due catene di supermercati sarebbero minime.
The Verge scrive che la transizione sarà guidata da Jeff Wike. L’attuale CEO della consumer division di Amazon dovrebbe andare in pensione proprio dopo il debutto della tecnologia all’interno dei Whole Foods.