Fortnite resta fuori dall’AppStore, ma Apple non può rifarsi anche sulla piattaforma Unreal Engine. “C’è il rischio di creare danni agli sviluppatori terze parti e ai videogiocatori”, ha detto un giudice californiano.

Il primo capitolo del duello legale tra Apple e Epic Games si chiude con un pareggio. Se la richiesta di reintegrare Fortnite nel catalogo dell’AppStore è stata respinta, allo stesso tempo un tribunale ha ordinato ad Apple di astenersi dal bloccare gli strumenti necessari al corretto funzionamento di Unreal Engine.

Il giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha stabilito che se da una parte Epic Games potrebbe aver violato le linee guida di Apple, la controversia non riguarda nessuno dei contratti legati ad Unreal Engine. “La decisione potenzialmente potrebbe portare a seri danni sia alla piattaforma Unreal Engine che all’industria del gaming in generale, colpendo gli sviluppatori terze parti e i videogiocatori”.

Apple ha scelto di rispondere in modo severo, ma in questo modo ha colpito anche le parti esterne al conflitto e l’intero ecosistema degli sviluppatori terze parti

ha argomentato il giudice.

Quanto a Fortnite, nulla da fare: la richiesta di Epic Games è stata respinta e rimarrà fuori dall’AppStore. “È stata la stessa Epic Games a scegliere strategicamente di rompere gli accordi con Apple”, ha poi continuato la Rogers.

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