Amazon acchiappa tutto: dopo averli messi in ginocchio, il colosso potrebbe acquistare gli spazi sfitti all’interno dei centri commerciali americani. C’è già un’importante trattativa in corso.

Negli USA lo shopping online sta dando il colpo di grazia ai grandi centri commerciali, immense cattedrali dell’America suburbana, ormai ridotti allo stato di dinosauro in via d’estinzione — tant’è che è sono ormai materiale da revival “nostalgico” per tv show come Stranger Things.

Ovviamente shopping online è sinonimo di Amazon, che incidentalmente potrebbe essere anche l’ultima speranza dei grandi Shopping Mall, o meglio, di chi li possiede.

La notizia di queste ore è, infatti, che Simon Property Group —uno dei più importanti e grossi proprietari di immobili ad uso di centri commerciali e outlet— sarebbe in trattativa con Amazon per trasformare alcuni negozi ormai completamente deserti in centri logistici.

Negli USA i centri commerciali stanno chiudendo, lasciando dietro di loro immensi spazi completamente inutilizzati.

Per la Simon Property, scrive il WSJ, il cambio non sarebbe indolore considerato l’enorme gap tra gli affitti di un immobile ad uso commerciale e quelli ad uso logistico: si parla di 10$ per metro-quadro contro 19$.

Per il grosso proprietario di immobili il raggiungimento di un accordo potrebbe essere questione di vita o di morte —le azioni Simon Property sono crollate del 60% dall’inizio della pandemia—, mentre per Amazon è un’ottima opportunità per avvicinarsi ulteriormente ai suoi clienti, riducendo ancora una volta i tempi di consegna.

Nel frattempo, Amazon sta potenziando ulteriormente i suoi super mercati senza casse: