Il 26 luglio, all’età di 91 anni, è morto l’ingegnere informatico William “Bill” English per insufficienza respiratoria a San Rafael, in California. Era uno degli inventori del mouse.

Insieme al collega Douglas Engelbart, presso lo Standofrd Research Institute (oggi SRI International), William English ha sviluppato il primo mouse per computer della storia.

Inoltre, nel 1968, l’ingegnere informatico ha elaborato un sistema chiamato “Mother of All Demos” che delineava molti concetti che sarebbero poi arrivati su PC nel corso dei decenni successivi, come interfaccia utente, editing di testo online, videochiamate e collegamenti ipertestuali.

Mentre Engelbart – scomparso nel 2013 – è sempre stato considerato un visionario, English era invece una delle uniche persone che “afferrava” le idee e aveva il talento per concretizzarle, per convertirle in un prodotto. Ad esempio, per quanto riguarda il mouse, dopo che Engelbart ha messo nero su bianco un semplice schizzo, English lo ha costruito. Era il 1963.

Il progetto embrionale di Engelbart prevedeva un dispositivo che fosse in grado di muovere un cursore all’interno dello schermo e quindi compiere operazioni semplici, come selezionare simboli e immagini (quelle che poi verranno chiamate icone).

E così quella che era solo un (all’epoca) bizzarra idea, fu concretizzata da William English che creò una sorta di scatoletta in legno con un pulsante rosso in un angolo e due potenziometri che tracciavano i movimenti di due piccole ruote poste alla base.

La presentazione del mouse – come parte del computer sperimentale NSL – avvenne nel 1968, a San Francisco. In quella dimostrazione Engelbart e English fecero vedere come sarebbe potuta apparire l’interfaccia di un computer. Una presentazione storica.