eBay va tenuto d’occhio in questo momento. L’E-Store in questi giorni ha chiuso due mosse che cambieranno in modo significativo il suo futuro. La prima? Ha chiuso la storica partnership con PayPal.

eBay e PayPal sono due entità distinte dal 2015, anno in cui le due aziende hanno comunque deciso di continuare a lavorare in sinergia siglando un accordo commerciale. PayPal in questi anni ha continuato a gestire tutti i pagamenti interni ad eBay, ma tra le condizioni c’era anche un veto alla possibilità di stringere simili accordi con i principali rivali dello store online.

L’accordo è giunto al termine lo scorso 18 luglio, e sembra che i due colossi siano intenzionati ad andare per la loro strada. eBay ora punta a gestire i pagamenti in-house, senza dividere la torta con nessuno. Secondo Alyssa Cutright, che è la vicepresidente del reparto global payment dell’azienda, eBay dovrebbe portarsi a casa 2 miliardi di dollari entro il 2022. Soldi che fino ad oggi andavano in fees per PayPal.

Ma sono anche altre le porte che si sono aperte ad eBay dopo il divorzio con PayPal, ad esempio potrebbe finalmente introdurre la possibilità di offrire la rateizzazione, o iniziare ad introdurre opzioni di finanziamento per i venditori che usano la sua piattaforma.

PayPal continuerà ad essere offerto come opzione di pagamento su eBay.

Arriviamo quindi alla seconda mossa: eBay ha appena venduto la sua Classified Unit alla norvegese Adevinta. Un accordo da 9.2 miliardi di dollari, uno dei più grandi nella storia della Norvegia. La mossa, scrive Bloomberg, sarebbe stata particolarmente caldeggiata da alcuni degli investitori di eBay, che in questi mesi hanno lavorato per spingere l’azienda a vendere i suoi asset meno strategici affinché si concentri solo sul suo core business.