I grandi progressi della genetica ci stanno aiutando a comprendere fasi remote della storia umana, che è poi una storia di grandi migrazioni: dall’Africa a tutti gli altri continenti. E stiamo capendo che gli schemi con cui gli antropologi dell’Ottocento classificavano i nostri simili in gruppi razziali, e che molti si ostinano a riproporre nel 21° secolo, hanno poco o niente a che vedere con le differenze che troviamo nel nostro DNA.