Burger King annuncia di voler cambiare l’alimentazione dei propri allevamenti nella speranza di limitare le emissioni di gas metano.

Oggi, martedì 14 luglio, la nota azienda di fast food ha detto di voler aggiungere al mangime dei suoi bovini dell’erba di citronella, un accorgimento che dovrebbe ridurre del 33 per cento l’impatto che questi esercitano sul cambiamento climatico.

Per quanto sia difficile immaginare che le flatulenze di una mucca siano in grado di generare uragani, il Co2-equivalente prodotto dagli allevamenti si assesta 7.1 gigatonnellate annuali, ovvero il 14.5 per cento dei gas serra direttamente riconducibili alle attività antropogeniche.

Per compensare questa mastodontica emissione di gas, Burger King si è appoggiata agli scienziati dell’Università Autonoma dello Stato del Messico e a quelli dell’Università della California, sviluppando una nuova formula che addiziona 100 grammi di citronella alla dieta giornaliera delle mucche.

Stando ai dati pubblicati dalla catena ristorativa, la nuova miscela aiuterebbe le bestie d’allevamento a digerire meglio, placandone il meteorismo intestinale.

Questo impegno ecologista è condiviso anche dalla principale azienda concorrente, McDondald’s, la quale ha annunciato a sua volta di voler dare un taglio alle emissioni di metano, prima nel 2010, quindi nel 2018.

Questa spinta ecologista, oltre a voler salvare il pianeta, mira a riconquistare la sempre più ampia fetta di clienti che hanno rinunciato a mangiare la carne dei fast food a causa delle preoccupazioni legate alla salute e all’ambiente.

 

hamburger

 

Non stupisce quindi che Burger King abbia colto immediatamente l’occasione per commerciare per un tempo limitato il Reduced Methane Emissions Beef Whopper, ovvero una prima ondata di hamburger assemblati con le carni del bestiame che si è divorato balle dell’inedito mangime.

 

Potrebbero anche interessarti: