Una mula fecondata da un asino Amiatino ha dato alla luce un puledro maschio nella zona rurale di Tuscania in provincia di Viterbo: “un evento rarissimo” dicono i ricercatori.
La mamma si chiama Tuona, il papà Lampo e il rarissimo puledrino, nato dalla coppia, Quarantena, visto che il lieto e rarissimo evento che ha portato a questa inaspettata nascita è avvenuto proprio durante la pandemia di COVID-19.
Il caso è rarissimo perché le mule sono sterili e lo sapevano benissimo anche i nostri antenati latini che avevano addirittura il modo di dire cum mula peperit ossia “quando partorià una mula” per indicare un evento che non si sarebbe mai verificato.
Eppure, mai dire mai, per usare un altro proverbio.
I ricercatori Stefano Capomaccio, genetista del Centro di ricerca del cavallo sportivo, e Maurizio Monaci, ginecologo del Dipartimento di Medicina veterinaria dell’Università degli studi di Perugia, hanno avviato uno studio per comprendere come sia stato possibile.
Si tratta infatti di un fenomeno molto raro: il mulo è la prole ibrida tra una cavalla e un asino e dovrebbe essere sterile, ma non in questo caso.
Il lieto e straordinario evento è avvenuto lo scorso 17 aprile, durante l’emergenza Coronovirus, a Tuscania, nella Fattoria di Redelmo e Luca Mattioli, che sono appassionati allevatori di cavalli e muli da più generazioni.
La nascita è stata dunque un piccolo “miracolo”. Ci sono stati pochissimi casi comprovati di una mula che abbia partorito negli ultimi quaranta anni: in Marocco nel 1984 e nel 2002, in Cina nel 1988, in Albania nel 1994 e in Colorado nel 2007.
Dal 1527, per nostra conoscenza, ci sono stati solo un totale di 60 casi di mule che hanno partorito.
- Mula partorisce: un evento rarissimo studiato dagli esperti di Perugia (notizie.umbria.it)