Il monte Merapi in Indonesia, uno dei vulcani più attivi del mondo, è scoppiato due volte domenica, inviando nuvole di cenere grigia a 6.000 metri nel cielo.

Le due eruzioni del monte Merapi in Indonesia avvenute ieri sono durate circa sette minuti e hanno spinto le autorità locali a ordinare ai residenti di rimanere fuori da una zona vietata di tre chilometri attorno al cratere rimbombante vicino alla capitale culturale dell’Indonesia, Yogyakarta.

Non è stato aumentato lo stato di allerta del vulcano dopo le eruzioni, ma è stato consigliato agli aerei commerciali di essere cauti nell’area.

 

 

I media locali hanno riferito che le persone nelle aree vicine, tra cui Sleman e Klaten, hanno sentito forti rumori, ma fortunatamente non sono riportati morti nè danni.

L’ultima grande eruzione del Monte Merapi nel 2010 aveva ucciso oltre 300 persone e costretto all’evacuazione di circa 280.000 residenti dalle aree circostanti.

L’ultima eruzione prima di questa del Merapi avvenne lo scorso marzo e, anche in questo caso non ci furono vittime.

 

 

L’Indonesia ha più di 17.000 isole e isolotti e quasi 130 vulcani attivi: la nazione dell’arcipelago del sud-est asiatico si trova sul “Ring of Fire” del Pacifico, una vasta zona di instabilità geologica in cui la collisione di placche tettoniche provoca frequenti terremoti e una grande attività vulcanica.