Il conteggio degli individui nelle popolazioni di leoni africani è fondamentale per il monitoraggio di questa specie che va conservata: le tecniche attualmente utilizzate non sono molto affidabili. Eccone una nuova.

I leoni africani ricevono una grande attenzione mediatica quali animali da proteggere: perché gli sforzi di conservazione siano efficaci occorre conoscere l’andamento numerico delle popolazioni, ma l’attuale tecnica utilizzata per il conteggio non è molto affidabile secondo Alexander Braczkowski, ricercatore dell’Università del Queensland.

Ecco perché questo ricercatore ha studiato nuovi metodi di fotografia e analisi dei dati per contare i leoni e ha dichiarato che

si ritiene che le loro popolazioni abbiano subito un declino del 50 % dal 1994, proprio l’anno in cui è uscito il Re Leone della Disney. I calcoli attuali suggeriscono che rimangono allo stato brado tra i 20.000 e i 30.000 leoni, sparsi tra 102 popolazioni su circa 2,5 milioni di quadrati chilometri di Africa.

La maggior parte delle stime sulla popolazione e sulla densità dei leoni africani si basano sul conteggio delle tracce e su sondaggi sulle esche e non si tratta di stime affidabili.

Secondo Braczkowski per contare i grandi felini bisogna cercarli attivamente, quindi scattare fotografie di alta qualità per identificarli individualmente e notare la loro posizione. Inoltre aggiunge:

utilizziamo un metodo analitico noto come Spatially Explicit Capture-Recapture (SECR). Per i leoni africani, è stato applicato per la prima volta nel Maasai Mara dal Dr. Nicholas Elliot e dal Dr. Arjun Gopalaswamy, e ora è stato adottato dal Kenya Wildlife Service e da altri per esaminare leoni e altri carnivori in tutto il paese.

Braczkowski e i suoi colleghi hanno testato la tecnica per comprendere meglio lo stato e la densità dei leoni nell’area chiamata Queen Elizabeth Conservation Area in Uganda.

Questo è il posto perfetto per utilizzare questo nuovo approccio dato che i leoni della zona trascorrono molto del loro tempo sugli alberi ed è relativamente semplice fotografarli.

Ha detto Braczkowski che prosegue

A causa di questo comportamento unico di arrampicata sugli alberi, manager e turisti in questo parco vedono molto spesso i leoni. Ma, il nostro studio ha dimostrato che questi leoni si stanno spostando di più e hanno dimensioni più grandi rispetto a uno studio precedente condotto circa un decennio fa.

Il dott. Arjun Gopalaswamy, coautore e consulente scientifico dei programmi globali della Wildlife Conservation Society, ha affermato che, poiché le dimensioni maggiori sono generalmente associate a una densità ridotta a causa della scarsa disponibilità di prede, questa tendenza è preoccupante.

A maggior ragione diventa importante il monitoraggio accurato e diretto delle popolazioni di leoni.