La Disney era ad un passo da acquistare Twitter, c’era già l’accordo tra Jack Dorsey e il CdA del colosso dell’intrattenimento. Poi un ripensamento di Bob Iger ha congelato tutto.
Bob Iger, che dal 2005 al 2020 è stato il N.1 della Disney, ha pubblicato un’autobiografia sui suoi anni nella più importante compagnia dell’industria dell’intrattenimento. Si chiama “The Ride of a Lifetime: Lessons Learned from 15 Years as CEO of the Walt Disney Company“.
A sorpresa, si parla anche di Twitter e di quando nel 2016 l’azienda di Mickey Mouse stava per comprarsi il social network. I soldi c’erano, la volontà delle parti pure, ma alla fine si è deciso che non era una buona idea.
Un reporter di Bloomberg ha pubblicato un interessante estratto del libro, che vi riportiamo anche noi in italiano:
Le sfide e le controversie erano così tante che è pressoché impossibile farcele stare in una lista, ma tra queste c’era la grande domanda su come bisogna comportarsi con l’hate speech, o come prendere decisioni impegnative sulla libertà d’espressione, così come cosa fare con i bot che generano algoritmicamente messaggi politici per influenzare le elezioni, oppure la rabbia e l’assenza di educazione che in alcuni casi traspariva con evidenza nelle discussioni sulla piattaforma. Questi sarebbero diventati i nostri problemi. Ed erano quanto di più distante da ciò che avevamo affrontato fino a quel momento, e ho avuto l’impressione che avrebbero finito per corrodere il brand Disney.
ha detto Bob Iger spiegando le ragioni che lo hanno spinto verso la decisione di fermare tutto, per poi continuare così:
Quella domenica, dopo aver ricevuto l’ok per procedere con l’acquisizione di Twitter dal CdA di Disney, mandai una nota a tutti i membri dicendo loro che ero scettico, e spiegando le ragioni che mi avevano fatto cambiare idea. Poi, chiamai Jack Dorsey, il CEO di Twitter, che era peraltro un membro del CdA della Disney. Jack era scioccato, ma fu molto cordiale. Augurai a Jack ogni fortuna, dopo aver agganciato mi sentii sollevato.
- DISNEY ALMOST BOUGHT TWITTER IN 2016 (daringfireball.net)