Il Governo cinese ha messo al bando l’uso delle squame del pangolino, a rischio estinzione, per la medicina tradizionale.

Stop all’uso delle squame del pangolino per la medicina tradizionale cinese. Questa la decisione del governo cinese che ha vuole proteggere questa specie a rischio di estinzione come ha fatto con i panda.

La novità ha avuto luogo dopo che la Cina ha aggiornato il livello di rischio di tutte le specie di pangolino, facendole passare da animali protetti di seconda classe ad animali protetti di prima classe. Questo a causa della loro rapida diminuzione, provocata della frequente caccia a questo mammifero, per ottenerne le scaglie, un presunto ingrediente miracoloso per la cura di determinate malattie.

Le sue parti del corpo vengono commercializzate a un prezzo elevato sul mercato nero in quanto sono comunemente utilizzate nella medicina tradizionale cinese, anche se gli scienziati dicono che non hanno alcun valore terapeutico.

Negli ultimi mesi la Cina ha vietato la vendita di animali selvatici per uso alimentare, citando il rischio di diffusione di malattie nell’uomo, ma il commercio rimane legale per altri scopi, tra cui la ricerca e la medicina tradizionale.

Secondo l’organizzazione internazionale del commercio della fauna e della flora selvatica TRAFFIC, i pangolini sono il mammifero più trafficato al mondo, e una delle specie più a rischio.

La rimozione dell’animale dalla farmacopea cinese è veramente un sollievo, e indica un impegno importante da parte della Cina nella protezione di questa specie.

ha dichiarato Xu Ling, Direttore dell’ufficio cinese di TRAFFIC, come si può leggere sul sito ufficiale dell’associazione.