AMC Theatres è la più importante catena di sale cinematografiche al mondo, tra le altre cose, possiede anche il brand Uci Cinemas. L’azienda sostiene di avere “dubbi consistenti” sul fatto di poter rimanere in attività, per colpa del covid-19.

I cinema sono stati uno dei primi bersagli delle misure restrittive prese dai governi mondiali per contenere il coronavirus, per questa ragione AMC Theatres ha dichiarato che in questo momento sta “effettivamente generando zero ricavi”.

La compagnia stima perdite comprese tra i 2.1 e 2.4 miliardi di dollari per il 1Q del 2020. I ricavi sono scesi a 941.5 milioni di dollari, il 22% (grossomodo) in meno rispetto agli 1.2 miliardi di dollari registrati nello stesso periodo dell’anno scorso.

AMC rimane in attesa di vedere come si comporteranno i Governi, guardando con interesse ai diversi allentamenti delle misure restrittive, ma anche una riapertura delle sale —in assenza di convinzioni da parte dei distributori e delle case di produzione— potrebbe non avere effetti risolutivi.

Anche se i governi allentano le restrizioni in alcune giurisdizioni, i distributori potrebbero comunque decidere di posticipare le release dei nuovi film finché le restrizioni non saranno rimosse completamente, sia a livello domestico che internazionale, il che potrebbe continuerebbe a limitare le nostre operazioni.

AMC aveva criticato duramente l’Universal Pictures per aver deciso di proporre alcuni dei suoi film di punta direttamente sul mercato on-demand, non aspettando la riapertura dei cinema. Per questo motivo AMC è intenzionata a non proiettare più film dell’Universal: