Snapchat ha deciso di limitare la visibilità dei post di Donald Trump. Nel dissotterrare l’arma della diplomazia, l’app ha lanciato alcune accuse particolarmente forti contro il Presidente.
«Non rafforzeremo la voce di chi incita a violenza razziale e ingiustizie», si legge infatti nel comunicato dove Snapchat annuncia la mossa contro Donald Trump. «Non gli daremo pubblicità gratuita attraverso la funzione Discover».
Snapchat, ormai da diversi anni, ha un nuovo tab chiamato Discover. Normalmente offre una selezione di post popolari tra quelli creati dagli influencer e dalle aziende.
Snapchat, in modo analogo a Twitter, non cancellerà l’account di Trump ma a differenza del social di Jack Dorsey, ha scelto di depotenziare ogni singolo contenuto del Presidente americano e non di agire caso per caso.
Snapchat, all’interno dell’arsenale della comunicazione del Potus, ha un ruolo piuttosto marginale. È comunque un asset con del potenziale, perché permette alla macchina per la rielezione di Trump di raggiungere un audience molto giovane, inoltre proprio grazie alla tab Discover il Presidente ha triplicato i suoi follower a costo zero negli ultimi anni.
Snapchat non cita esplicitamente uno o più specifici post sulla piattaforma che avrebbero fatto scattare questo provvedimento draconiano, ma in un comunicato del CEO l’azienda spiega che intende prendere questo tipo di decisioni basandosi anche sul comportamento fuori dall’app (e quindi anche sugli altri social).