Un gruppo di azionisti di Tesla ha cercato di togliere Elon Musk da Twitter attraverso vie legali. Il discorso è sempre lo stesso: Musk fa il buffone sul social scatenando reazioni serie sulle performance delle sue aziende, e chi ci ha investito soldi non è contento.
Una tesi che non ha comunque convinto granché il tribunale del Delaware, che ha deciso di respingere la richiesta degli avvocati degli azionisti Tesla: Elon Musk potrà continuare ad usare Twitter come e quanto crede.
Il Vice Cancelliere Joseph Slights ha spiegato che le argomentazioni fornite dalla parte attrice non sono state sufficienti per giustificare un’azione così drastica. Il procedimento legale era stato messo in ibernazione in attesa che una simile indagine della SEC giungesse al termine.
A febbraio del 2019 Elon Musk aveva postato un controverso tweet dove sosteneva di avere i fondi per effettuare il delisting di Tesla. Non era così, e le conseguenze non sono mancate.
Pochi mesi dopo, ad aprile dell’anno scorso, Elon Musk è stato costretto stringere un accordo con la SEC dove si impegnava ad ottenere l’approvazione del CDA e degli avvocati di Tesla ogni volta che avrebbe twittato qualcosa sulla sua azienda.
La tesi degli azionisti era che anche questa garanzia non è stata rispettata, adducendo come prova un tweet del 1 maggio del 2020, quando Musk aveva detto che secondo lui le azioni della compagnia erano quotate troppo in alto; una corbelleria che ha fatto bruciare al titolo il 10% in poche ore.
La pistola fumante che Elon Musk sta continuando a fare di testa sua —altro che approvazione degli avvocati—, sosteneva la parte attrice:
No rational Tesla lawyer or director could have approved this tweet. Musk clearly is unwilling to comply with the SEC settlements, and the board is equally unwilling or unable to require him to do so and constrain his tweeting
ha detto uno degli avvocati.
Eppure quel crollo così brusco è stato temporaneo: «l’unico danno citato è un calo nel prezzo di mercato che è durato per meno di un’intera giornata lavorativa», argomenta il giudice nell’ordinanza di rigetto.
Fine della partita? Non proprio, il vice cancelliere ha spiegato che si prenderà la libertà di tornare sui suoi passi, dando quindi il via libera alla richiesta degli azionisti, laddove la condotta di Musk risultasse plausibilmente dannosa per gli azionisti della sua azienda.
Elon Musk e Twitter, quante difficoltà: