scoprite con noi la recensione di Claim, gioco per 2 giocatori edito in Italia da MS Edizioni che ci catapulta in una lotta per il trono in un mondo fantasy scanzonato. Conquisterete la corona?

Non si sa cosa sia successo al Re, se non che il poveruomo ora è stecchito e la corsa al potere è già iniziata. Si suol dire che nella botte piccola sta il vino buono e la nostra recensione di Claim (localizzato in Italia da MS Edizioni) vi farà capire che questa affermazione è più che giustificata. Bastano 52 carte ed una scatola tascabile per darci un filler da due giocatori che ci vedrà in uno scontro testa a testa a colpi di mostri fantasy per conquistare la corona.

Siete pronti ad esplorare con noi questo giochino dal retrogusto di briscola?

Una panoramica delle carte, che male non fa

 

 

A game of gnomes

Claim è un gioco di trick taking per 2 giocatori dove dovrete sfidarvi a colpi di carte col vostro avversario per guadagnare più punti possibile e portare a casa la vittoria. La partita si divide in due fasi, durante le quali i giocatori si alterneranno a giocare le carte della loro mano ed alla fine delle quali si farà il computo dei punti per decretare il vincitore.

La componentistica è molto semplice, un mazzo di 52 carte divise in 5 Fazioni diverse: i Goblin, i Nani, i Non-Morti, i Mutaforma ed i Cavalieri. Ogni carta ha sopra il simbolo della fazione corrispondente, una illustrazione ed un numero da 0 a 9 che indica il valore della carta.

 

I Cavalieri sconfiggono automaticamente i Goblin, e per questo hanno una insopportabile aria di superiorità

 

Mescolato il mazzo e distribuite 13 carte a testa inizia la Fase Uno, dove si Reclutano i Seguaci. Ogni turno della Fase Uno il Leader (il giocatore che ha vinto il turno precedente o il giocatore più giovane nel primo turno) rivela dalla cima del mazzo una carta. Dopo di che il Leader gioca una carta dalla propria mano per cercare di accaparrarsi la carta appena rivelata.

Il Leader può giocare una carta di qualsiasi Fazione, mentre l’altro giocatore sarà costretto a giocare una carta della stessa Fazione giocata dal Leader oppure, in mancanza di carte in mano di quella Fazione, un’altra carta che però comporterà la sconfitta automatica in quel round.

Chi avrà giocato la carta col valore più alto aggiungerà al proprio Mazzo dei Seguaci la carta contesa, mentre allo sconfitto andrà come premio di consolazione una carta a caso pescata dalla cima del mazzo di gioco e che finirà nel suo Mazzo dei Seguaci. Le carte giocate per cercare di vincere la carta in tavola, invece, verranno scartate.

 

I Goblin non hanno nessuna abilità particolare, se non contate gli occhioni dolci

 

Dopo che si avranno giocato tutte e 13 le carte in mano, finisce la Fase Uno ed inizia la Fase Due, dove si Ottiene il Supporto. Ogni giocatore a questo punto avrà un Mazzo dei Seguaci di 13 carte che in questa fase diventerà la sua nuova mano. Come nella fase precedente i giocatori dovranno giocare ogni turno una carta a testa, ma le carte giocate non andranno scartate bensì finiranno nel Mazzo dei Punti.

Il gameplay è ravvivato dal fatto che le diverse Fazioni non sono dei semplici sostituti dei semi di un mazzo di carte. A parte i Goblin, infatti, ogni Fazione possiede dei poteri speciali:

  • I Cavalieri, se giocati dopo una carta Goblin, vincono automaticamente.
  • I Non-Morti giocati nella Fase Uno non vanno nella pila degli scarti bensì nel Mazzo dei Punti del vincitore.
  • I Nani giocati nella Fase Due finiscono nel Mazzo dei Punti del perdente invece che in quello del vincitore.
  • I Mutaforma sono una fazione Jolly che può essere sempre giocata indipendentemente da quale sia la fazione giocata dal Leader.

Una volta finite le carte in mano in questa fase si passerà al punteggio. Ogni giocatore conta quante carte di ogni Fazione sono presenti nel suo Mazzo dei Punti. Il giocatore che possiede il maggior numero di carte di una Fazione ottiene il voto di quella Fazione; chi ottiene il voto di almeno tre Fazioni porta a casa la vittoria ed è incoronato Re.

 

I Non-Morti finiscono diretti nel vostro mazzo dei punti nella fase uno, fruttando bei punticini a chi riesce a sfruttare i nostri ossuti amici

 

 

 

Tradizione ed innovazione

Avrete capito a questo punto della recensione che Claim è un gioco che non promette tanto ma restituisce moltissimo. La scatola piccolina ed il mazzetto di carte possono sembrare componentistiche scarne (anche se le illustrazioni hanno uno stile originale e molto simpatico che mi ha ricordato immediatamente Dungeon Fighter), ma una volta che si metabolizza il gameplay ne emerge un filler molto valido. Le caratteristiche sono tutte lì: regole abbastanza semplici ma non per questo prive di profondità strategica, dimensioni compatte, durata di una partita ridotta, costo estremamente contenuto. Cosa volete di più?

Quel “retrogusto di briscola” di cui parlavo nell’intro non è certo un aspetto negativo. Anche escludendo l’innegabile vantaggio del poter dire “vinco io perchè c’ho briscola di Goblin” e frasi affini, non è un caso che certi giochi della tradizione popolare godano di un successo che eclissa per longevità e diffusione praticamente tutti i giochi da tavolo moderni. La sensazione che si ha è però di avere molto più controllo sulla propria strategia e di non essere in totale balia delle carte che abbiamo pescato;per vincere sarà necessario tener conto di cosa avremo nella nostra mano finale e di cosa stiamo lasciando all’avversario.

 

I Nani finiscono nel mazzo dei punti di chi viene sconfitto nella fase due. È obbligatorio, la prima volta che succede, reagire con un “NANi?!”

 

Le regole sono piuttosto sintetiche e spiegarle è davvero questione di qualche minuto, ma la traduzione italiana a tratti lascia piccole ambiguità di interpretazione. Fortunatamente il manuale nella scatola è fornito anche in inglese, permettendo a chi si trovasse ad avere dei dubbi di avere un riscontro immediato.

Altra cosa che mi ha lasciato interdetto è la scatola. Piccola, compatta, con una bella illustrazione…ma non abbastanza profonda per accogliere comodamente le carte (men che meno imbustate) e sopratutto che tende ad aprirsi! Per quanto mi riguarda Claim sarebbe il tipico gioco da buttare dentro lo zaino e tirar fuori nei momenti buchi, ma la scatola così come è fatta non lo permette perchè il rischio di trovare carte ovunque è troppo alto. Un’occasione sprecata.

 

I Mutaforma sono dei jolly, comodi per fregare il vostro avversario convinto di aver contato giuste le carte

Senza dubbio in questa recensione Claim porta a casa un ottimo successo, con le caratteristiche ideali per essere giocato e rigiocato nel tempo.

Come filler fa un ottimo lavoro e spesso una partita tira l’altra, quindi lo promuovo senza dubbio; sono rimasto incuriosito anche dalla presenza di espansioni (non disponibili sul mercato italiano) che ripromettono di spolverare il gameplay con nuove Fazioni se se ne sentisse il bisogno.

Questa lotta al trono in miniatura è un ottimo modo per riempire i momenti buchi e non potete farvela sfuggire!

 

 

 

76
Recensione Claim: conquista il trono a colpi di briscola
Recensione di Giacomo Trevisan
ME GUSTA
  • Gameplay fresco e veloce ma comunque non banale
  • Facile da portare in giro e da giocare dove si vuole
  • Costo che contenuto è dir poco
FAIL
  • La scatola è facile da trasportare ma tende ad aprirsi
  • Alcune frasi sul manuale non sono chiare e richiedono attenzione per non essere male interpretate