Tesla ha annunciato che taglierà alcuni stipendi e manderà in ferie alcuni impiegati a causa della chiusura di alcune fabbriche per il COVID-19.
Una mail inviata ai dipendenti dal capo delle risorse umane Valerie Capers Workman, avviserebbe che nei prossimi giorni i dipendenti che possono approcciare lo smart working riceveranno un taglio della paga che andrà dal 10 al 30 percento. Tutti quelli che invece non potranno lavorare da casa, saranno costretti ad accettare un permesso obbligato.
Questo processo sta intaccando soprattutto le fabbriche che sono obbligate a rimanere chiuse a causa del Coronavirus, e presto il trattamento di Tesla verrà impiegato anche agli impiegati non residenti negli Stati Uniti. Ovviamente le misure sono temporanee: i permessi obbligatori infatti dovrebbero durare fino al 4 maggio. Non sono così fortunati gli “smart worker” che invece dovranno convivere col taglio dello stipendio fino al secondo trimestre, ovvero fino a fine giugno di quest’anno.
Fortunatamente sia chi lavorerà da casa che quelli che saranno in licenza avranno comunque una copertura sanitaria; inoltre, chi sarà in licenza riceverà il sussidio di disoccupazione, che dovrebbe permettere senza problemi alla persona di vivere in modo tranquillo.
Verso marzo Tesla aveva ordinato la chiusura della fabbrica a Fremont, in California, a causa dell’ordine statale: questo dovrebbe concludersi il 4 maggio, ma i numeri in costante crescita non lasciano sperare un’apertura programmata per quel giorno, ma probabilmente ci sarà un rinvio di tale ordinanza.
Molte fabbriche Tesla si sono invece convertite in produttori di respiratori: a marzo, l’azienda ha prodotto 1.255 macchinari, necessari per trattare il Coronavirus. Ad oggi il COVID-19 ha ucciso più di 72.200 persone e contagiato quasi 1.2 milioni di persone: in America i numeri sono diventati 12.910 deceduti e 399.000 malati.