La pandemia ha azzerato le entrate degli autisti a servizio dell’app Uber. L’azienda ha creato un portale per aiutarli a guadagnare anche durante la quarantena.
Con l’adozione di misure restrittive in sempre più parti del mondo, anche il personale del settore NCC non se la passa molto bene. Uber ha creato un portale per aiutare i suoi autisti a guadagnare da casa, in modo da non rimanere completamente senza risorse.
Gli autisti Uber non hanno uno stipendio fisso, guadagnano in base alle corse che portano a termine. Va da sé che in assenza di domanda, con la maggior parte delle persone costrette a casa, oggi lo stipendio medio di un driver della piattaforma sia prossimo allo zero. O poco di più, contando che esistono comunque molti Paesi che hanno preferito evitare una misura di lockdown all’italiana.
Nel macro-hub creato dall’azienda ci sono ovviamente gli altri servizi della compagnia, quelli che magari potrebbero avere una flessione minore durante la pandemia: tra questi Uber Eats, il servizio di food delivery attivo anche in Italia (a Roma e Milano) e Uber Freight, il servizio di trasporto merci su gomma dedicato alle aziende.
La cosa peculiare è che il portale mostra anche numerosi posti vacanti in aziende esterne ad Uber. Non solo lavoretti temporanei, ma anche proposte di lavori a tempo indeterminato.
The Verge spiega anche che l’azienda sta offrendo degli aiuti economici ai conducenti che hanno contratto il virus o che hanno dovuto interrompere le corse per richiesta del loro governo.
È notizia della scorsa settimana che Uber in Italia ha destinato una piccola flotta all’emergenza medica: dieci veicoli con conducente sono a servizio dei medici dello Spallanzani di Roma. Ovviamente le corse sono completamente gratuite.