L’Amazon Prime Day, evento di 48 ore ricco di sconti e promozioni, potrebbe essere rinviato per evitare le restrizioni dovute al Coronavirus.

L’evento annuale che vede Amazon fare una serie di sconti sui prodotti che vende sul proprio sito, conosciuto come Prime Day, secondo alcune fonti potrebbe essere rimandato di qualche mese. L’idea sarebbe quella di evitare ulteriori rischi di contagio, e ottimizzare il tutto spostando il periodo da metà luglio ad agosto, quando questa situazione sarà sicuramente meno problematica.

La fonte che ha condiviso queste informazioni è Reuters, sito internet spesso affidabile per questa tipologia di indiscrezioni: il messaggio, una nota interna di Amazon, farebbe riferimento ad alcune indicazioni per gestire questo momento critico (persino per il colosso della vendita online).

 

 

Il Prime Day è un momento importante per le vendite di Amazon: 48 ore dedicate a super sconti di ogni genere, che permettono all’azienda di aumentare le vendite in un periodo tendenzialmente più scarno come quello estivo. L’anno scorso, il Prime Day ha segnato il record dell’evento più grande tra quelli Amazon, battendo persino il Black Friday e il Cyber Monday dell’anno precedente messi insieme. La nota di David Zapolsky, Direttore Affari Legali e Societari, recita:

Sicuramente dovremo promuovere l’evento prima del suo arrivo, e sarebbe difficile farlo ora che non siamo completamente operativi. Nel peggiore dei casi questo impatterebbe per 300 milioni di dollari, con una previsione media di 100 milioni di dollari.

Per questo la scelta più logica, appunto, sembra essere quella di posticipare il tutto ad uno/due mesi dopo, quanto basta per avere comunque sotto mano il periodo estivo ma più lontani dalle restrizioni causate dal COVID-19, non tanto per le date specifiche ma per la comunicazione che le precede.