I ricercatori dell’Università di Chicago stanno lavorando ad un’intelligenza artificiale chiamata DeepScribe: è programmata per leggere e tradurre la scrittura cuneiforme dalle tavolette d’argilla del 500 a.C.

I ricercatori dell’Università di Chicago vogliono un software in grado di leggere e tradurre la stragrande maggioranza delle lingue morte, ma l’obiettivo iniziale di DeepScribe è quello di leggere con padronanza la scrittura cuneiforme usata sotto l’Impero achemenide tra il 550 e il 330 avanti Cristo.

Oggi esistono già diversi sistemi computerizzati progettati per lo scopo, ma nel caso della scrittura cuneiforme si frappongono alcuni ostacoli non indifferenti: dal formato usato, le tavolette d’argilla tridimensionali, alla complessità dei caratteri.

L’Oriental Institute dell’Università di Chicago sta lavorando con il Dipartimento di Computer Science ad un’intelligenza artificiale che potrebbe, finalmente, dare risultati proficui.

Per costruire il primo modello hanno dato in pasto la machine learning oltre 6.000 immagini di testo —già annotate con la relativa traduzione— provenienti dal Persepolis Fortification Archive.

Il passo successivo sarà quello di mettere alla prova DeepScribe con le tavolette dell’archivio che non sono ancora state tradotte dai ricercatori in carne ed ossa.

Secondo i ricercatori questa tecnologia potrebbe aiutarci a svelare nuovi segreti ancora non scoperti sulla società achemenide.

If we could come up with a tool that is flexible and extensible, that can spread to different scripts and time periods, that would really be field-changing

 

ha spiegato Susanne Paulus, professoressa associata di Assiriologia dell’Università di Chicago.