In questi giorni – in primis in Italia, dove è praticamente (quasi) tutto in quarantena dopo l’ultimo decreto governativo – il coronavirus sta cambiano la vita di tutti. E nemmeno le agenzie spaziali possono fare eccezione: per questo motivo la missione ExoMars, attesa per il prossimo luglio, è stata rinviata ad agosto-settembre 2022.

La missione spaziale ExoMars prevedeva l’invio di un rover su Marte per esplorare il Pianeta Rosso. Un’iniziativa che avrebbe visto lavorare di concerto l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos), collaborazione già avviata nel 2016 con l’invio su Marte del lander Schiaparelli per una prova di atterraggio.

Ad annunciare tramite una nota il forfait della missione l’Agenzia Spaziale Russa:

Roskosmos e l’Agenzia Spaziale Europea hanno deciso di rinviare al 2022 il lancio della seconda missione Exomars per esplorare il Pianeta rosso […] per poter garantire una più alta probabilità di successo nelle operazioni atte a raggiungere e studiare la difficile superficie marziana

La decisione di rinviare la missione sembra essere legata principalmente a criticità di natura tecnica e tecnologica, ma l’emergenza sanitaria da covid-19 non ha certamente migliorato la già difficile situazione spingendo quindi le due agenzie spaziali a rimandare le operazioni a quando le acque saranno più calme, praticamente fra più di due anni.

A causa del coronavirus, inoltre, gli esperti russi che si trovava al lavoro su ExoMars sono stati richiamati in patria e ciò non ha permesso di effettuare gli ultimi test. Una volta sul Pianeta Rosso, il rover della missione russo-europea ExoMars (che di nome fa Rosalind Franklin) avrà il compito di trovare eventuali tracce di vita, sia del passato che del presente, esplorando il sottosuolo marziano fino a due metri di profondità grazie ad uno speciale trapano realizzato dalla italiana Leonardo.