Amazon Prime Video si sfila dall’iniziativa Solidarietà Digitale. La piattaforma per i film in streaming non è più disponibile gratuitamente per un mese.

Prima di entrare nel merito della rimozione di Prime Video da parte di Amazon, facciamo un passo indietro. Nella giornata di ieri vi avevamo parlato di Solidarietà Digitale, un’iniziativa del Ministero dell’Innovazione che vedeva la partecipazione di diversi brand tech di primo livello, nel tentativo di facilitare smartworking, didattica e svago nelle zone sottoposte a misure restrittive.

Oltre alla possibilità di ottenere piani dati e voce illimitati, o di utilizzare diverse piattaforme per webinar e smartworking in modo completamente gratuito, l’iniziativa permetteva di accedere gratuitamente a diversi servizi dedicati allo svago e alla cultura.

Ad esempio hanno aderito ad Iniziativa Digitale diversi editori e quotidiani come Feltrinelli, Repubblica e La Stampa.

 

 

Nell’elenco dei servizi disponibili compariva anche la piattaforma per la visione di film e serie tv in streaming Amazon Prime Video.

Ora Amazon Prime Video è completamente scomparso dalla lista dei servizi di Solidarietà Digitale.

L’inserimento di Prime Video nella lista —spiega l’ufficio stampa di Amazon a Tech Princess— dipenderebbe da un equivoco. Sembrerebbe infatti che Governo e Amazon interpretassero diversamente l’estensione delle zone rosse. Nella giornata di ieri il Governo ha esteso le misure restrittive all’intero territorio nazionale. Ancora prima, domenica era stata sottoposta a misure restrittive l’intera regione Lombardia, oltre a 13 altre province del nord Italia.

In assenza di un virgolettato preciso, dalla ricostruzione del magazine non è chiaro se Amazon abbia deciso di sfilarsi dopo l’estensione delle limitazioni all’intera penisola, o se addirittura l’azienda intendesse offrire Prime Video esclusivamente ai residenti delle aree rosse originali, quindi Vo e Codogno.

Sempre a Tech Princess, Amazon ha anche spiegato di avere intenzione di riaprire una trattativa con il Governo per vedere se è comunque possibile trovare una soluzione.

In queste ore l’azienda ha mandato un comunicato stampa annunciando i webinar dedicati alle materie STEM per i docenti delle scuole primarie, servizio che continuerà a far parte del progetto Solidarietà Digitale.