Mitholz è un piccolo villaggio nel Canton di Berna, in Svizzera. La città dovrà venire completamente evacuata e rimarrà deserta per 10 anni. Sotto il villaggio si trova un enorme deposito di esplosivi e munizioni della seconda guerra mondiale.

Così il villaggio di Mitholz passerà dai suoi attuali 170 abitanti a zero per i prossimi 10 anni. Le autorità stanno per iniziare una complessa e lunga operazione di bonifica del deposito di armi, che si stima contenga almeno 3.500 tonnellate di munizioni.

Il costo complessivo del risanamento è stimato in almeno un miliardo di franchi (più di 940 milioni di euro).

Non è nemmeno semplice capire quale sarà il destino della piccola città Svizzera. Comunità così piccole in genere sopravvivono nel tempo grazie alle loro famiglie storiche. Sono anche città che invecchiano velocemente: i giovani tendono a spostarsi in realtà più grandi. L’operazione di bonifica potrebbe trasformare per sempre Mitholz in una città fantasma: sia per ragioni anagrafiche che culturali, è probabile che moltissime delle famiglie evacuate non saranno molto motivate a tornare a casa dopo 10 anni di residenza altrove.

 

 

Sarà deserta per solo dieci anni?

I dieci anni di cui si parla in queste ore, peraltro, sono una stima estremamente a ribasso. Le autorità dovranno studiare in modo estremamente cauto la strategia di bonifica, e i lavori inizieranno soltanto nel 2031. Prima che si possa iniziare a rimuovere e disinnescare gli armamenti dovranno venire isolate e protette tutte le infrastrutture chiave (come i collegamenti stradali e ferroviari) che abbracciano il villaggio.

Il deposito di Mitholz è stato costruito durante la seconda guerra mondiale, e nell’immediato dopo guerra è stato il responsabile di una tragedia: una brutale esplosione nel 1947 ha ucciso nove persone. Dopo l’esplosione erano state rimosse alcune delle munizioni, ma anche dopo questo primo lavoro sotto a Mithoz dovrebbero esserci 3.500 tonnellate di munizioni e diverse centinaia di tonnellate di esplosivi.