Dopo le prime ricostruzioni sembra che il primo contagio potrebbe non essere partito dal mercato di Wuhan: gli scienziati stanno considerando tre diversi scenari.

La prima esposizione scoperta al mercato del pesce di Wuhan è stata un indizio importante nella fase iniziale per capire come il virus si è diffuso ma, man mano che sono comparsi più casi, si è portata avanti anche l’ipotesi che il primo caso risalga ai primi di dicembre e che la prima persona infettata non sia stata al mercato ittico.

La biologa Kristian Anderson del Scripps Research Institute di San Diego afferma che:

Lo scenario in cui qualcuno viene infettato al di fuori del mercato e successivamente lo porta al mercato è uno dei tre che abbiamo considerato e che è ancora coerente con i dati raccolti.

Gli altri scenari ipotizzati sono che l’origine possa essersi generata in un gruppo di animali infetti o in un singolo animale che è entrato poi in quel mercato.

Ad oggi sono almeno 81 le vittime registrate e tutte in Cina: 76 sono nella provincia di Hubei.

Al momento l’Organizzazione mondiale della sanità non segnala decessi al di fuori della Cina, considerando quindi l’emergenza come solo locale. Nell’intento di fermare il diffondersi dell’epidemia comunque sono stati aumentati i controlli aeroportuali in tutto il mondo.

Non si conosce ancora una terapia per curare l’infezione da 2019-nCoV e anche se il virus sembrerebbe meno pericoloso di quello della Sars (sindrome respiratoria acuta grave) ma con una velocità maggiore nel diffondersi.