Lo studio dei residui interni di piccoli recipienti dimostra come già dal Neolitico i bambini venissero nutriti con vasi simili a biberon. La scoperta fornisce informazioni importanti per capire l’evoluzione delle abitudini e della società dei nostri antenati dal Neolitico all’Età del Ferro: da cacciatori e raccoglitori nomadi a comunità di agricoltori e di allevatori.
Lo studio è stato effettuato su alcuni reperti ritrovati in tombe di bambini in Baviera (Germania). Sono stati scelti tre manufatti di età differenti: uno proveniente da un luogo di sepoltura datato intorno al 1200-800 a.C. (durante la tarda età del bronzo) e due provenienti da un sito di sepoltura intorno all’800-450 a.C. (durante la prima età del ferro).
I risultati pubblicati sulla rivista Nature, da Julie Dunne e dai suoi colleghi del dipartimento di geochimica organica dell’Università di Bristol, mostrano che all’interno di questi contenitori sono presenti tracce di cibo in particolare del latte proveniente da animali di allevamento come bovini e capre. Inoltre le loro fattezze e dimensioni fanno pensare che gli stessi fossero utilizzati per lo svezzamento dei neonati: dei biberon preistorici. I recipienti sono piccoli con un diametro che va dai 5 ai 10 centimetri e sono dotati di beccuccio e alcuni con immagini di animali fantastici adatti quindi all’utilizzo da parte dei bambini.
L’evidenza dell’utilizzo di prodotti alimentari provenienti da animali domestici per nutrire o svezzare i bambini preistorici conferma l’importanza del latte per queste prime comunità e fornisce informazioni sui comportamenti di alimentazione infantile praticati dai nostri antenati ma anche sulle loro credenze culturali legate al corpo, all’infanzia e alla maternità.
Il tipo di alimenti scelto per neonati e le fasi dello sviluppo in cui viene somministrato come aggiunta al latte materno ha una forte relazione con la salute e la sopravvivenza dei bambini stessi e quindi con l’evoluzione della società.
Studi archeologici precedenti mostrano una sorta di boom demografico nell’età del Neolitico e questo potrebbe essere stato determinato dall’uso di questi biberon.
Durante l’allattamento al seno solitamente l’ovulazione della donna si blocca, quindi la possibilità di nutrire anticipatamente i bambini senza l’uso del latte materno potrebbe aver aumentato la fertilità.
D’altra parte l’utilizzo di latte animale, che non possiede le stesse proprietà di quello materno ricco di elementi nutrizionali per la crescita e per lo sviluppo del sistema immunitario del neonato, e l’utilizzo di recipienti difficili da pulire, quindi a rischio di infezioni, potrebbero aver causato anche un’alta mortalità infantile.
Procedendo su questa strada sarà possibile effettuare nuove ricerche sui altri reperti ritrovati per capire il processo di evoluzione dei nostri antenati.