Dragonfly sarà inviato su Titano alla ricerca di indizi su come è nato il nostro pianeta: Titano è infatti l’unico luogo oltre alla Terra noto per avere fluidi sotto forma di fiumi, laghi e mari sulla sua superficie.

La NASA ha annunciato che nel 2026 lancerà nello spazio il Dragonfly il quale giungerà su Titano nel 2034.

Dragonfly segna la prima volta in cui la NASA volerà su un altro pianeta con un veicolo scientifico multi-rotore: ha infatti otto rotori e vola come un grosso drone.

Sfrutterà l’atmosfera di Titano, quattro volte più densa di quella terrestre, per diventare il primo veicolo volante a portare un carico utile e con accesso ripetibile alla superficie, finalizzato alla raccolta di materiali.

 

 

Dragonfly ha approfittato di tredici anni di dati della sonda Cassini per scegliere il periodo migliore e un sito di atterraggio sicuro e interessante.

With the Dragonfly mission, NASA will once again do what no one else can do

ha detto l’amministratore della NASA Jim Bridenstine.

Titano è un pianeta che potrebbe rappresentare la Terra ai suoi inizi fornendo così indizi su come la vita possa essere sorta sul nostro pianeta.

Durante la sua missione di 2,7 anni, Dragonfly esplorerà ambienti diversi e studierà le proprietà atmosferiche, la superficie e gli oceani nel sottosuolo. Inoltre, gli strumenti cercheranno prove chimiche della vita passata o di quella esistente.

L’acqua sotterranea di Titano potrebbe essere un luogo in cui ospitare la vita così come la conosciamo mentre i suoi laghi superficiali e i suoi mari di idrocarburi liquidi potrebbero concepire una vita diversa, oppure semplicemente potrebbe essere un mondo senza vita.