Il Medical Center dell’Università del Maryland ha usato, per la prima volta nella storia, un drone per trasportare un rene che doveva essere trapiantato.

This whole thing is amazing. Years ago, this was not something that you would think about. I feel very fortunate, especially after watching so many people pass being on dialysis. I’m seeing a lot of people die and I’m like, ‘It’s taking so long, it might not happen for me either.

Lo ha detto Trina Glispy, la donna che ha beneficiato del trapianto del rene così trasportato.

 

https://www.youtube.com/watch?time_continue=40&v=RNYCCbCpAlM

 

Si tratta di un drone molto speciale: è dotato di otto rotori, e di diversi propulsori, oltre che che di eliche di riserva, doppia batteria, e una scheda di distribuzione dell’alimentazione di backup. Tutto questo, almeno in teoria, dovrebbero garantire la continuazione del volo anche in caso di guasti minori.

 

We had to create a new system that was still within the regulatory structure of the FAA, but also capable of carrying the additional weight of the organ, cameras, and organ tracking, communications and safety systems over an urban, densely populated area—for a longer distance and with more endurance.

Ha spiegato invece Matthew Scassero, direttore dell’UAS Test Site e uomo chiave nella costruzione del veicolo. Dalla morte del donatore al trapianto, in alcuni casi, non possono trascorrere che 12 ore, massimo 36.

Usare ogni possibile mezzo per trasportare rapidamente l’organo fa, letteralmente, la differenza tra la vita e la morte.