Avvistato per la prima volta nel 2017, l’asteroide Oumuamua ha sempre generato dubbi negli astronomi a causa della sua singolarità. E ora tra le ipotesi spunta quella che lo vede essere una sonda inviata da una popolazione aliena.
Si tratta di un asteroide della grandezza di un grattacielo, proveniente da un’altra parte della galassia. Ma c’è chi pensa che potrebbe essere di più.
I punti che fanno sorgere qualche domanda sono tre:
- è il primo asteroide interstellare, ossia non legato ad orbitare attorno ad una stella
- il secondo è dovuto alla sua strana forma sottile e allungata
- Non si muove come un asteroide, o almeno come quelli studiati fino ad oggi
Una spiegazione abbastanza originale a questa unicità arriva da un paper che sarà pubblicato il prossimo 12 novembre, scritto da ricercatori del Harvard Smithsonian Center for Astrophysics.
Il paper, cercando di spiegare gli strani movimenti dell’asteroide, ipotizza alcuni scenari.
Il primo prende in considerazione la pressione di radiazione solare.
If radiation pressure is the accelerating force, then ‘Oumuamua’ represents a new class of thin interstellar material, either produced naturally, through a yet unknown process in the ISM or in proto-planetary disks, or of an artificial origin.
E già in questa interpretazione più neutra viene menzionata la possibilità di origine artificiale.
Ma è il secondo scenario quello più interessante:
Alternatively, a more exotic scenario is that Oumuamua may be a fully operational probe sent intentionally to Earth vicinity by an alien civilization.
Come ammettono gli autori è uno scenario esotico, poco probabile ma sicuramente affascinante.
Uno scenario poco probabile, ma sicuramente affascinante.