Se avete una casa o un ufficio molto grande o con muri molto spessi, probabilmente il vostro normale router Wi-Fi non sta riuscendo a coprire tutte le stanze e avete dei “buchi” nella vostra rete. Quello che vi serve è un sistema Wi-Fi basato su una rete mesh.

In una Wireless Mesh Network la banda internet arriva ad un primo router, solitamente la base del sistema, e viene poi ridistribuita a diversi altri router satelliti che a loro volta creano reti wi-fi per coprire la loro zona di competenza.

 

In una “vera” rete mesh ogni elemento della rete comunica con gli altri per avere disponibile la banda da ridistribuire.

In una “vera” rete mesh ogni elemento della rete comunica con gli altri per avere disponibile la banda da ridistribuire, come vediamo nella immagine animata sopra, in cui l’ultimo satellite non comunica con nessuno e quindi non riesce a ridistribuire banda internet.

Molti dei sistemi in vendita attualmente funzionano in questa maniera, dove la base è solo il primo nodo della rete, quello collegato al vostro modem internet, e tutti i satelliti possono comunicare liberamente tra loro via segnale wireless dedicato o comune a quello internet.

Questi sistemi funzionano bene per coprire grandissimi arre, dove appunto la base può essere anche molto lontana dal satellite più vicino ed è quindi fondamentale che ogni satellite sia in grado di comunicare con il proprio vicino e diffondere il segnale.

Al contrario dei normali range extender, che comunicano con il vostro router base attraverso le normali bande Wi-Fi da 2,4 e 5Ghz, i nuovi sistemi mesh possono comunicare tra loro o con la loro base attraverso bande radio dedicate, aumentando quindi la velocità e portata del segnale.

Quindi in un sistema mesh come Google WiFi ogni router funziona da router anche per i suoi “vicini”, oppure, nei sistemi hub and spoke come il Netgear Orbi o il Linksys Velop, viene creata una veloce rete dedicata tra la base e ogni satellite che si occupa poi di creare sotto reti wi-fi per i client nelle diverse zone da coprire.

Questo secondo sistema, pur non essendo ideale per coprire aree davvero molto grandi, è perfetto invece per case o uffici mediamente grandi, perché permette una velocità e una portata non raggiungibile dagli altri sistemi ad un costo relativamente contenuto.

Il grande vantaggio da un punto di vista dell’accessibilità e usabilità della rete è che gran parte di questi sistemi creano in tutte le aree coperte la stessa rete Wi-Fi (stesso nome e password, per intenderci) che si può anche adattare a 2,4 e 5Ghz in base al device che gli si vuole connettere.

Nei sistemi tribanda vengono appunto utilizzate tre diverse bande radio, due per i singoli satelliti per comunicare con i diversi apparecchi che vorrete utilizzare e una per consentire invece la comunicazione diretta con la base (che a sua volta vi ricordo riceve la banda internet dal modem o simili che avete in casa o in ufficio)

 

 

AC2200, AC3000, AC… che significa?

Quando comprate un router wireless moderno, quasi sempre il modello contiene il codice “AC” seguito da un numero, che significa? AC indica che quel router supporta lo standard wifi AC che offre connessioni molto veloci sulle frequenze radio da 5Ghz.

Il numero che segue il codice AC è la banda teorica massima raggiungibile dal segnale inviato da quel router. 1200 significa 1200 Mbps, 1900significa 1900 Mbps, 3200significa 3200 Mbps etc…

Potreste pensare che se acquistate un router AC1900 avrete in mano un router che trasmette a 1900 Mbps… ma purtroppo vi ricordo ancora che parliamo di banda teorica massima e quindi questi codici purtroppo non indicano la vera velocità di trasmissione del router, fate attenzione.

Il numero dopo AC è la somma di tutte le bande sulle quale opera il router via Wi-Fi, non la reale velocità massima di quel particolare router.

Insomma, per un sistema tribanda quel numero è la somma delle velocità delle tre bande, non la velocità massima del router, voglio chiarirlo ancora.

 

 

I migliori sistemi in vendita ora

Mesh Router Prezzo Composizione Standard Copertura dichiarata
Netgear Orbi RBK20 259€ Base + 1 Satellite Tri Band AC2200 Fino a 250 m²
Linksys Velop AC4400 299€ Base + 1 Satellite Tri Band AC4400 Fino a 250 m²
Google Wifi 359€ Base + 2 satelliti Dual Band AC1200 Fino a 255 m²
TP-Link Deco M5 299€ Base + 2 satelliti Dual Band AC1300 Fino a 400 m²
D-Link Covr 249€ Base + 2 satelliti Dual Band AC1200 Fino a 450 m²

 

Credo sia inutile che vi dica che la tabella sopra lascia un po’ il tempo che trova: serve solo a darvi delle indicazioni generali, ma la scelta sul miglior sistema di router mesh è da fare chiaramente in base alle vostre esigenze e budget.

Quanto è ambia la zona da coprire? È fattibile con un sistema tribanda o serve un vero sistema mesh espandibili all’infinito? Servono porte ethernet sulla base o sui satelliti per collegare device via cavo oltre che via rete? Come è fatta l’area di amministrazione? Esiste un’app di gestione per android o iOS e come funziona? Qual’è la velocità massima davvero raggiungibile da ogni rete, a 2,4 e a 5Ghz?

 

Google Wi-Fi

 

Dal canto nostro possiamo solo darvi indicazioni generali, consigliandovi come miglior sistema il Netgear Orbi RBK20 di cui trovate sul sito anche la recensione dedicata: la soluzione di Netgear è secondo noi la migliore come rapporto tra prezzo, prestazioni e funzionalità.

 

Ricordate poi che quasi ogni marca offre diverse soluzioni, solitamente legate alle diverse bande massime raggiungibili, con fasce di prezzo a salire. Sempre da Netgear ad esempio esistono anche sistemi Orbi più costosi e veloci.

In alternativa, se dovete coprire un’area molto ampia o pensate che questa area possa espandersi molto in futuro, date anche un’occhiata a Google Wi-Fi che è da poco stato lanciato anche in Italia, è un vero sistema mesh distribuito (non un hub and spoke come il sistema di Netgear) e offre una velocità discreta. Purtroppo il prezzo non è esattamente economico, ma il kit da tre unità comincia ad essere interessante anche da questo punto di vista.