Grandi nomi come Adidas, Amazon e Netflix, ma non solo, hanno visto i propri advertisement pubblicati su video di canali sgradevoli. E alcuni hanno deciso di sospendere la partnership fino a quando il problema non sarà risolto.
La pubblicità del Friends of Zion Museum è stata messa sui video del canale di un Neonazista.
La Toy Association, promotrice dell’importanza del gioco per lo sviluppo infantile, ha avuto spot pubblicati su canali a favore della pedofilia.
E pubblicità legate a vari enti statali americani sono comparse in canali di propaganda Nord Coreana.
Com’è facile immaginare, gli inserzionisti non sono stati per niente contenti e hanno minacciato l’abbandono della piattaforma fino a quando non sarà fatto qualcosa in merito.
Per quanto l’intelligenza artificiale e gli algoritmi possano essere evoluti, sembra esserci ancora necessità di una revisione umana.
- via Engadget (engadget.com)