Chiudete gli occhi. Metaforicamente, altrimenti non riuscite a leggere cosa dovreste immaginare. Chiudeteli e pensate all’evento geek più grande al mondo nel vostro Paese. Riaprite gli occhi: Campus Party arriva in Italia.

Non avevo mai sentito parlare di Campus Party, probabilmente nemmeno voi: perciò la domanda alla quale dover rispondere è semplice. Cos’è?

Tutti gli eventi hanno dietro un brand ben preciso, un’identità, un’impronta, una caratteristica che li fa passare alla storia o che perlomeno li fa identificare subito. Pensiamo al TED o al Lucca Comics, per esempio; evento di conferenze uno, festival dei fumetti (o della cultura pop?) l’altro. Sono tante voci che confluiscono in una definizione omogenea.

Campus Party, invece, è qualcosa di diverso. Conserva l’identità di ogni voce che confluisce in sé e le esalta. Diventa le voci che rappresenta, all’insegna della multidisciplinarietà, è davvero il luogo dove le idee nascono e si trasformano: abbiamo spesso detto che ognuno è geek e nerd a modo suo, che non esiste una definizione che ci accomuna tutti, se non quella della passione verso qualcosa. Musica, fumetti, business, videogiochi, scienza, web e chi più ne ha, più ne metta.

 

 

Immaginate di poter avere un grande sogno, una grande passione e quattro giorni intensi di tempo per condividerla con tutti.

Immaginate di poter avere un grande sogno, una grande passione e quattro giorni intensi di tempo per condividerla con tutti e fare un’esperienza unica. Immaginate un festival attivo 24 ore su 24, un camping per nerd, che vi invita a diventare protagonisti del vostro/nostro futuro.

Ora smettete di immaginare, perché esiste dal 1997. Paco Ragageles e un paio di amici fonda Campus Party in Spagna, questo ‘strano’ festival geek che assomiglia ad un TED — ma non è quello — , ad una fiera della cultura pop — ma non è quello — , ad una fiera tecnologica — ma non è quello —, ad una maker faire –ma non è quello–,  e ad un camping, perché si dorme all’interno della fiera, in tende fornite dall’organizzazione. L’obiettivo è quello di stare insieme, di prendersi del tempo. Per pensare, per formarsi, per fare networking, per condividere… per divertirsi.

Il festival diventa internazionale, nel corso degli anni, un’istituzione in Paesi come Messico e Brasile, in cui Campus Party si è trasformato in una vera e propria geek-città in cui vivere per una settimana. 60 edizioni nel mondo, un network globale di 500.000 campuser@s (così vengono chiamati i partecipanti alla manifestazione), il supporto worldwide di governi, istituzioni, università, aziende e community.

Questi attori, così diversi tra loro, così impossibile ritrovarli riuniti nello stesso luogo contemporaneamente, sono i protagonisti di un evento che promuove la Open Innovation, l’utilizzo consapevole della tecnologia come strumento per migliorare il mondo, la multidisciplinarietà, lo stare insieme, la condivisione delle idee, il divertimento.

 

Sì, se non ti va di leggerlo tutto puoi iscriverti qui per ricevere fino a 20 Top Pass gratuiti per Campus Party!

 

 

 

 

L’unico geek camping al mondo

Ma dove si mettono le tende?

La tenda è parte integrante dell’evento, l’esperienza completa di Campus Party; unico geek camping al mondo, con un’area del festival dedicata proprio ad esso. Niente falò, chitarre e boschi, ma tecnologia, LAN party e palchi consegnati alle community, perché in fondo, l’innovazione e la creatività non dormono mai.

 

 

L’edizione italiana di Campus Party, che sbarca a Milano dal 20 al 23 Luglio, vede come protagoniste sei tematiche per sei palchi: Business, Coding, Creativity, Entertainment, Technologies, Science.

Il main stage, Feel The Future, sarà dedicato al futuro delle nostre vite in relazione alle nuove tecnologie e all’evoluzione dell’intelligenza artificiale. Tre aree compongono l’evento: Experience, spazio interattivo aperto al pubblico, dove saranno presenti tutte le ultime novità legate al mondo dell’innovazione, dell’entertainment, del digital e del gaming; Arena, il cuore dell’evento, dove si svolgeranno i CPHack (hackathon e call for ideas alla Campus Party), e vi saranno spazi dedicati alle Community — per meetup e networking .

L’area Camping, invece, è il luogo di riposo dei campuser@s, per alloggiare in tenda all’interno della Fiera durante tutta la durata della manifestazione. Niente paura, le tende sono fornite dall’evento– e regalate ad ogni partecipante alla fine del festival.

 

 

I primi speaker dell’evento sono Federico Faggin, l’inventore del primo microchip commerciale, del touchpad e del touchscreen, Chance Glasco, co-founder di Call of Duty, che presenterà il suo progetto in VR (Doghead Simulations), Frank J. Tipler, fisico autore della controversa teoria del punto Omega, Paolo Attivissimo, il disinformatico, giornalista cacciatore di bufale, Daniele Bigi, CG Supervisor degli studi Industrial Light & Magic.

E ancora Gianmarco Montanari, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia, Anders Carlsson, old media artist con il quale poter imparare a creare musica con il Commodore 64, Sebastian Cocioba, ricercatore del MIT e biologo DIY che ci mostrerà che la scienza è di e per tutti e molti, molti altri che si susseguiranno in talk, workshop, interviste, BarCamp che andranno a riempire le 400 ore di contenuti previste dal festival.

Oh, c’è anche itomi tra gli speaker!

 

 

 

 

CPHack
Idee e progetti che trasformano il futuro

Io non ho idee.

Lo abbiamo detto tutti, molto spesso, nella stessa misura in cui molti, invece, hanno detto tutto il contrario: siamo abituati a parlarci contro, non l’un l’altro. Siamo social, ma non sociali.

 

Be a Campusero, Be a Genius

Innovatori, artisti, scienziati, imprenditori, creativi, filosofi. Siamo Albert Einstein, siamo Nikola Tesla, siamo Emmy Noether. Siamo idee nuove, siamo il futuro. #BeCampusero #CPIT1

Posted by Campus Party on Thursday, April 13, 2017

 

Siamo connessi, ma non l’un l’altro. Cerchiamo un socio, un partner, un amico con cui condividere idee, progetti, pensieri. Siamo la generazione da ‘startup’, della cultura dello sharing.

Molto spesso pensiamo di non avere nulla da regalare al nostro futuro, troppe volte non ce ne prendiamo nemmeno la responsabilità. E se potessimo davvero cambiare le cose, se la chiave di tutto fosse ‘solo’ farlo insieme, per davvero?

 

 

Tutti, hanno idee. E vale la pena ascoltarle. Soprattutto in un momento in cui anche le aziende si rendono conto quanto sia importante la Open Innovation, in un momento di transizione profonda.

In Campus Party i percorsi di innovazione si chiamano CPHack, un formato esclusivo di hackathon e call for ideas sposato dalle più grandi aziende, dalle True News del Corriere della Sera all’agenzia viaggi del futuro di Amadeus, che permetterà ad ogni partecipante di contribuire alla trasformazione di esse, conquistando grandi premi e, perché no, anche la possibilità di essere notati e ricevere qualche proposta lavorativa.

Riscriviamo insieme il codice sorgente dell’Italia

 

E se la tecnologia fosse la nostra migliore alleata nello stimolare il cambiamento che il nostro Paese ha bisogno?

Something Better, l’iniziativa di punta dell’evento, ha una mission: riscrivere insieme il codice sorgente dell’Italia, per renderla il Paese che vorremmo. Per favorire, finalmente, la trasformazione di processi, burocrazia, città, oggetti e la stessa realtà. Ha l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di idee innovative strutturate in pitch su diversi temi: Smart Cities, AR/VR, AI, Big Data/Open Data, Blockchain, IoT. 

Premi in palio? 5.000€ e un viaggio per Campus Party Brasil ad agosto.

 

 

 

Le edizioni internazionali

In Campus Party non importa chi sei, da dove provieni o cosa hai studiato, ma il valore della tua idea

Campus Party nel mondo è una festa fatta di persone e idee, di mondi diversi con una passione in comune. Alla base c’è un mindset, l’essere completamente diversi ma scoprirsi con l’uguale voglia di cambiamento, di trasformazione.

È il governo che chiede una soluzione alla povertà lanciando un hackathon in Messico, sono 25.000 giovani che rispondono all’appello inventando un’app per l’healthcare che oggi aiuta famiglie e Stato (vincendo il Guinness World Record).

Sì, sono Steve Wozniak, Stephen Hawking, Al Gore, Guy Kawasaki, che salgono sui palchi di Campus Party in giro per il mondo per insegnare l’innovazione, ma sono anche giovani provenienti dalle favelas che riciclano gli elementi di scena dell’evento per fare delle borse.

Sono mille altre storie apparentemente sconnesse l’una dall’altra che si incastrano e funzionano insieme, creando non una semplice rete di networking ma un luogo protetto di condivisione senza pregiudizi: in Campus Party non importa chi sei, da dove provieni e cosa hai studiato, ma il valore della tua idea.

E come dicevo all’inizio, è una festa: perché associamo ai discorsi sul futuro e sull’innovazione un ambiente serioso, un abbigliamento formale e sale asettiche? Perché parlare di futuro non può essere un vero e proprio… party?

 

 

 

Top Pass Gratuiti per Lega Nerd!

 

Lega Nerd è media partner dell’evento: iscrivendovi a questo indirizzo potrete partecipare all’estrazione di 20 Top Pass gratuiti per la prima edizione italiana di Campus Party.

Vi aspettiamo in Fiera Mi.Co a Milano, dal 20 al 23 Luglio, per nerdare insieme tra talk, games, networking e un insolito camping nel cuore dell’innovazione.