Siamo a Budapest per seguire le semifinali e finali dei Red Bull Mind Gamers, il campionato mondiale di escape room: 24 team da tutto il mondo hanno affrontato ieri le semifinali e questa sera tenteranno di uscire nel più breve tempo possibile dalla escape room definitiva.

Un’escape room, o gioco di fuga dal vivo, è un gioco di logica nel quale i concorrenti, una volta rinchiusi in una stanza allestita a tema, devono cercare una via d’uscita utilizzando ogni elemento della struttura e risolvendo codici, enigmi, rompicapo e indovinelli.

via wikipedia

22 team nazionali e 2 team wild card si sono scontrati nelle semi-finali di ieri.

22 team nazionali e 2 team wild card si sono scontrati nelle semi-finali di ieri, ma solo uno uscirà vincitore dalla finale che si terrà stasera qui a Budapest.

Ho avuto modo di visitare oggi le otto stanze che hanno affrontato in sequenza tutti i team cercando di uscire nel più breve tempo possibile e posso assicurarvi che l’impresa è davvero difficilissima. Non posso purtroppo anticiparvi come sono andate le cose ieri (verranno annunciati solo stasera i team finalisti) ma posso dirvi che pochi, pochissimi team sono riusciti a completare le otto stanze che componevano la escape room della semifinale.

 

 

Dal virtuale al reale mentre un pavimento semovente trasportava i giocatori di stanza in stanza.

Ogni team di quattro persone si è prima seduto su quattro sedie ospitate in una stanza completamente bianca. Ha poi indossato un visore per realtà virtuale e ha affrontato in digitale la prima sfida basata sua accoppiamenti cromatici e logica del colore. Mentre si muovevano nel mondo virtuale, i partecipante però si muovevano anche in quello reale: il pavimento sul quale erano poggiate le sedie li ha trasportati in un’altra stanza dove è iniziata la sfida vera e propria.

 

 

Scott Nicholson, il professore canadese e game designer dei Red Bull Mind Gamers aveva infatti pensato per loro un background molto particolare: la storia ruota attorno un computer impazzito dentro il quale i giocatori devono entrare fisicamente per risolvere quello che non funziona.

Il passaggio dalla prima alla seconda stanza simulava proprio questo, i giocatori si sono ritrovati in un ambiente che simulava l’interno “virtuale” di un computer e hanno dovuto cominciare a risolvere enigmi e puzzle legati proprio alla sua amministrazione.

 

 

Ogni team ha dovuto affrontare enigmi logici e matematici.

Ogni team ha dovuto affrontare enigmi logici e matematici mentre si muoveva tra tunnel continuamente in movimento, sezioni di pavimento elettrizzate (simulate da un allarme sonoro, nessuno è stato elettrificato, tranquilli), labirinti in cui evitare sensori e camere termiche… davvero la massima espressione mondiale delle escape room moderne.

 

 

A premiare il team vincitore questa sera ci sarà Erno Rubik, il creatore del cubo di Rubik! Vi consiglio caldamente di seguire le finali in diretta dalle 20:00 su Red Bull TV!

 

Nei prossimi giorni pubblicherò altri articoli di approfondimento e interviste, continuate a seguire la nostra copertura dei Red Bull Mind Gamers nel nostro hub dedicato: leganerd.com/redbullmindgamers